Un Giubileo che sa di Umbria

La presidente della Regione Catiuscia Marini interviene sul significato e sulle ricadute per la nostra regione del Giubileo straordinario

catiuscia-MariniC’è molta Umbria in questo Giubileo straordinario, che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia. Ciò ci riempie di orgoglio e gioia, ma ci chiama anche a una grande responsabilità. Accogliere nella nostra terra in maniera adeguata, con spirito di fratellanza, i tanti pellegrini che sceglieranno di visitare l’Umbria, a partire da Assisi e Collevalenza, i luoghi più vicini proprio al tema di questo Anno santo: la misericordia appunto.

In questo tempo così difficile per la pacifica convivenza e il dialogo tra i popoli e le religioni in tutto il mondo, il Giubileo straordinario come è scritto nella bolla pontificia che lo ha indetto – vuole rimettere al centro dell’azione della Chiesa di Papa Francesco proprio la necessità di porre in essere atti di apertura al dialogo.

L’Umbria – come sappiamo – è particolarmente coinvolta nel Giubileo in quanto proprio qui a Perugia, 800 anni fa papa Onorio III emise la ‘bolla pontificia’ per il Perdono di Assisi, fortemente voluta da san Francesco d’Assisi. Inoltre ricorre proprio quest’anno il 30° anniversario della Giornata internazionale di preghiera tra tutte le religioni mondiali, voluta da Papa Giovanni Paolo II e svoltasi ad Assisi. Circostanza in cui il Papa visitò la città di Perugia. Infine vi è Collevalenza, luogo dove è sorto il primo santuario al mondo dedicato alla Misericordia.

In virtù di ciò, ci attendiamo una mobilitazione generale della nostra comunità; mobilitazione che si è già manifestata proprio in occasione dell’apertura delle porte sante in tutte le diocesi umbre. Così come – e vi sono già primi concreti segnali in tal senso – forte sarà la presenza di pellegrini in Umbria nel corso di questo anno, provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Per questo abbiamo voluto definire insieme alla Conferenza epi- scopale umbra un “protocollo d’intesa” che ha l’obiettivo di favorire un’adeguata accoglienza.

Siamo infatti consapevoli, dell’esistenza di forti elementi di coerenza e profondi legami tra gli obiettivi e le azioni della Regione Umbria e della Conferenza episcopale umbra, tali da rendere opportuna e necessaria l’identificazione di comuni e articolate forme di collaborazione e cooperazione nelle attività di preparazione e in quelle di svolgimento degli eventi connessi al Giubileo della Misericordia.

Il territorio e le comunità dell’Umbria, come ho detto, saranno fortemente interessate dallo svolgimento degli eventi giubilari, anche perché l’Umbria è sede di importantissimi santuari, tra cui Assisi, Collevalenza, Cascia, Norcia, che custodiscono memorie e propongono messaggi di grande valenza per la cristianità e per l’umanità intera.

Come Regione Umbria, dunque, siamo impegnati nella programmazione e nella partecipazione alle iniziative intraprese a livello locale e nazionale per il Giubileo della Misericordia, nonché a realizzare, soprattutto con le Regioni confinanti del centro Italia, forme di collaborazione. Essendo poi il Giubileo straordinario 2015-2016 incentrato sul tema della misericordia, esso contiene anche un preciso richiamo alla pratica del pellegrinaggio; pertanto particolare rilievo assumono i Cammini presenti in Italia, la maggior parte dei quali risulta già molto strutturata e attiva in Umbria.

Il nostro auspicio e desiderio è che in questo Anno santo essi vengano percorsi da tanti pellegrini, e che da questo pellegrinaggio possa uscire ancor più forte l’insegnamento di pace di san Francesco e lo stesso “spirito di Assisi”, che richiama il dialogo tra popoli e religioni.

 

AUTORE: Catiuscia Marini presidente Regione Umbria