Un volantino trovato per caso all’oratorio di San Sisto e su quel foglietto una chiamata ad una missione particolare. Così Benedetta e Giacomo, 20 anni, della parrocchia di San Sisto, partono per la Sicilia verso la Missione di Speranza e Carità fondata da fratel Biagio Conte che dal 1991 accoglie persone in ogni tipo di difficoltà nel cuore di Palermo e sabato scorso ha accolto anche Papa Francesco.
Si rendono conto fin da subito che sarebbe stata un’esperienza molto diversa da quella che l’anno prima li aveva portati volontari in Malawi, risvegliando in loro il bisogno di essere d’aiuto agli altri. “Mi sembrava strana l’idea di fare volontariato a casa mia, in Italia – racconta Benedetta. Credevo non ci fosse lo stesso bisogno che c’è in Africa, dove la povertà è ovunque e palese”.
Così, spinti dalla curiosità e dalla voglia di mettersi in gioco, i due giovani vanno in Sicilia dal 3 all’ 8 settembre, accompagnati dal sacerdote perugino don Marco Pigoni, in contatto con la Missione di fratel Biagio. Arrivati nel capoluogo siculo hanno capito che la realtà era diversa da quella immaginata.
Pensavano di dover dare una mano nell’ accoglienza dei più deboli e invece si sono ritrovati accolti in prima persona: “Oltre ad averci ospitato, in un convento non molto distante dai tre edifici della Missione, gli altri volontari mettevano sempre l’altro al primo posto e l’hanno fatto anche con noi – racconta Giacomo – . Come Rosario, un bravissimo scultore palermitano volontario della Missione” (continua a leggere gratuitamente l’esperienza di Giacomo e Benedetta sull’edizione digitale de La Voce).
Valentina Russo