A Foligno apre il Centro della carità

La diocesi inaugura i nuovi locali Caritas a san Giacomo

Con tre giorni di iniziative dedicate al tema della carità, la diocesi di Foligno inaugurerà, nei locali dello storico convento di San Giacomo, la nuova sede della Caritas diocesana, che di fatto è un vero e proprio “Centro della carità”. Dopo il recente trasferimento della parrocchia di San Giacomo presso il moderno complesso di San Paolo Apostolo, la storica struttura torna al servizio dei bisognosi: vi trovano spazio gli uffici della Caritas diocesana e importanti servizi alla persona, come il Centro di ascolto, la mensa, l’Osservatorio delle povertà, oltre al dormitorio “Ospitale San Giacomo”, aperto due anni fa. Si terranno nella nuova sede anche vari laboratori Caritas per ragazzi, il doposcuola e corsi di alfabetizzazione per adulti, e troveranno ospitalità anche altre opere caritative, come il Centro di aiuto alla vita, il Centro volontari della sofferenza (Cvs) e l’Unitalsi. La tre-giorni folignate della Carità è caratterizzata da un nutrito programma di appuntamenti. Venerdì 5 marzo, alle ore 16.30, le Suore della Beata Angelina animeranno nel loro monastero di Sant’Anna (via dei Monasteri, 16) la “Preghiera della carità”, divenuta ormai un appuntamento fisso, offerto a tutti i volontari ogni venerdì alle ore 17. Il 6 marzo sarà dedicato alla presentazione dell’opuscolo Donne immigrate a Foligno: voci, esperienze, speranze, realizzato a cura della Caritas diocesana e del settimanale Gazzetta di Foligno, ore 16.30 all’Istituto “San Carlo” (via della Misericordia) che nell’occasione inaugurerà la nuova sezione “Dignità e sviluppo umano della donna”. Domenica 7 marzo l’inaugurazione della nuova sede (ore 16.45) con il vescovo mons. Gualtiero Sigismondi. “Il nuovo Centro della carità – commenta Mauro Masciotti, direttore della Caritas diocesana – è accolto come un dono del Vescovo alla comunità civile ed ecclesiale locale, come forte segno di attenzione alla povertà e all’esclusione sociale. Il nostro auspicio è che coloro che verranno a trovarci non vadano via senza essere stati ascoltati, accolti e, quindi, amati”.

AUTORE: Fabio Massimo Mattoni