Angeli della spesa

Colletta alimentare. Aumentano anche quest'anno sia la raccolta sia i volontari

La Colletta alimentare: un’attività, sul territorio spoletino, in crescendo ogni anno. E per crescendo non si intende soltanto di raccolto di alimenti quanto di volontari, che ogni anno sono di più. Un’attività che si espande a macchia d’olio, si potrebbe dire: chi partecipa a un’edizione, l’ultimo sabato di novembre dell’anno successivo porta con sé altre persone. È questo quello che si è verificato da quando nel 2001 è iniziata questa avventura, con una ‘base’ sul territorio, e che quest’anno ha visto sul campo oltre 150 persone, nei comuni di Spoleto, Trevi e Castel Ritaldi. I volontari della Giornata, a Spoleto, sono persone appartenenti ai vari enti che ricevono mensilmente dal Banco alimentare, ma anche gente di altri gruppi, scuole e singoli che aderiscono solo per il gusto di compiere un gesto verso chi è meno fortunato. Ma cos’è che piace tanto di questa che potrebbe essere considerata una semplice raccolta di fondi’ alimentari? Qual è la forza insita di questa magica giornata che riunisce bambini, genitori e nonni? La signora Antonella Proietti, volontaria e coodinatrice in un punto vendita spoletino, spiega così: ‘Prima di tutto, partecipare alla Colletta alimentare vuol dire fare qualcosa insieme ad altre persone, è un’occasione per stare insieme, conoscere e lavorare insieme ad altre persone: cose che da soli potrebbero non suscitare entusiasmo, insieme diventano motivo anche di divertimento. Poi, significa anche compiere un gesto concreto che sappiamo andrà a favore degli altri, di chi è meno fortunato’. A chi non ha mai partecipato a questa attività, cosa direbbe? Quali motivazioni dovrebbero spingere a partecipare anche solo un’ora a questa Giornata? ‘Penso che dobbiamo cominciare a vedere un po’ più in là del nostro orticello – spiega la Proietti – ad allargare lo sguardo, e scopriremo che anche nella nostra Spoleto c’è gente che usufruisce dell’aiuto del Banco alimentare, tramite gli enti che sul territorio ricevono, e sentirci così un po’ più responsabili di quello che accade ai nostri vicini. Partecipare alla Colletta, dunque, diventa un gesto di responsabilità per ciò che ci ruota intorno’. Da questo punto di vista, una sensibilità sempre maggiore emerge anche da chi dona. Quest’anno, un caso buffo è accaduto in un supermercato spoletino dove una signora, non potendo recarsi a fare la spesa il sabato, ha lasciato una busta chiusa alla cassiera il venerdì sera, invitandola a consegnare il contenuto ai volontari della Colletta il giorno successivo. Ecco la magia della Colletta!

AUTORE: E. R.