Crescono i ricorsi

Tar Umbria. I punti salienti della relazione del presidente Pier Giorgio Lignani

Il numero di ricorsi presentati al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria è aumentato, ma gli arretrati sono diminuiti: a fronte degli 809 ricorsi sopravvenuti (con un incremento di oltre il 40 per cento), ne sono stati esauriti 864, mentre ne rimangono 3.899 pendenti. Lo ha ricordato Pier Giorgio Lignani, presidente del Tribunale, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2005. Nello specifico il Tar è stato chiamato a decidere sui ricorsi elettorali, sul soggiorno degli extracomunitari e in urbanistica ed edilizia. Su questo fronte, il Presidente ha denunciato ‘una certa leggerezza nel consumo del territorio, risorsa preziosa e non riproducibile’. Per quanto riguarda i ricorsi elettorali ‘ne sono stati accolti diversi, ma senza effetti dirompenti – ha detto Lignani ‘ ma solo uno sarebbe stato tale da incidere significativamente sull’esito della competizione. Si tratta del ricorso contro l’esclusione di una lista di candidati al Consiglio comunale di Orvieto; esclusione che comportava anche quella del candidato sindaco’. Fra quelli accolti, infatti, hanno comportato solo rettifiche dell’ordine di graduatoria all’interno di singole liste, e la sostituzione di qualche consigliere comunale o circoscrizionale, ma senza alterazione nei rapporti di forza fra gruppi politici. Per questo motivo si auspica un diretto interessamento degli uffici elettorali, più che il ricorso al giudice. ‘L’urbanistica e l’edilizia rappresentano poco meno della metà dei ricorsi pendenti ‘ ha ricordato il Presidente – l’adozione del nuovo piano regolatore di Terni, ancora in attesa della definitiva approvazione, ha comportato la presentazione di circa cento ricorsi’. Prevalenti i ricorsi relativi alla submateria dell’abusivismo edilizio: contro ordinanze sanzionatorie o contro il diniego della sanatoria. ‘Su questo fronte, peraltro – ha detto Lignani – ci troviamo temporaneamente in situazione di stallo, a causa del tormentato iter legislativo del condono. Tanto da rinviare ripetutamente un cospicuo numero di ricorsi. È probabile che alcuni fra questi vengano definiti grazie al condono; ma si può anche prevedere che gli eventuali dinieghi diano motivo a ulteriori ricorsi’. Sempre in materia urbanistica sono stati decisi numerosi ricorsi proposti contro previsioni di piano regolatore generale o loro varianti. Lignani ha poi denunciato ‘i pericoli della progressiva eliminazione di controlli. Di certo, che i procedimenti siano stati semplificati è un bene, ma non si può lasciare, come unica garanzia, l’eventuale ricorso al Tar proposto da un singolo confinante a tutela dei suoi interessi strettamente privati’. In tema di regolarizzazione, secondo Lignani, ‘si segnalano i casi di domande presentate da sedicenti datori di lavoro per regolarizzare rapporti di lavoro in realtà inesistenti e casi di supposti datori di lavoro che hanno disconosciuto domande presentate con il loro nome’. Il beneficio della regolarizzazione, infine, si rivolge a soggetti che versano in condizione d’illegalità, ma che esclude chi ha precedenti penali accertati.

AUTORE: Umberto Maiorca