I ragazzi protagonisti della festa

OratoriAlè. Sarà l'evento di questa settimana la festa degli oratori alla quale partecipano centinaia di ragazzi

Vero, non sono una tradizione propriamente umbra, ma pare proprio che la proposta dell’oratorio, sempre più frequente e strutturata in questi ultimi anni, sia piaciuta alle famiglie e più ancora ai loro figli. Domenica a Perugia lo stadio Santa Giuliana sarà affollato di ragazzi per la prima grande festa degli oratori che si sia mai realizzata in Umbria. Nata come festa diocesana l’idea è così piaciuta che le iscrizioni hanno ben presto superato i confini tanto da farne una festa regionale. Dopo una legge nazionale che riconosce il valore degli oratori e una legge regionale che traduce questo riconoscimento in sostegno anche finanziario, la due giorni di sabato e domenica battezzata ‘OratoriAlè’ farà toccare con mano la forza attrattiva della proposta oratoriale verso i giovani. È sempre più alto il numero di parrocchie che, soprattutto alla chiusura estiva della scuola, aprono il loro oratorio. Dai più semplici che impegnano i ragazzi solo alcune ore il pomeriggio ai più organizzati in cui ci sono responsabili e animatori preparati (e in un caso, a Perugia, assunto dalla parrocchia per l’oratorio) in strutture aperte tutto l’anno. E tutto questo viene realizzato con le sole forze del volontariato e delle parrocchie, in attesa che si concretizzi il finanziamento regionale agli oratori. ‘In quanto luoghi di aggregazione e di socializzazione per i giovani – spiega don Roberto di Mauro, responsabile diocesano del ‘Progetto oratori’ – gli oratori rappresentano un’opportunità di prevenzione dei fenomeni di emarginazione, di disagio giovanile, di bullismo e sono possibili punti di integrazione per tanti giovani immigrati. Anche per questo, la legge regionale ne riconosce il compito educativo e sociale’. Ve li immaginate centinaia (forse più di mille) di ragazzi riuniti non per una preghiera, che pure ci sarà, ma per giocare e stare insieme agli altri? Per loro don Roberto e i suoi giovani collaboratori, hanno preparato giochi, gare, spettacoli e la grande messa (domenica alle 18) nello stadio, celebrata dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti. Hanno pensato a tutti i ragazzi ‘dai cinque ai novant’anni’ dice don Roberto scherzando, ma non troppo perché non di rado sono i nonni ad accompagnare i ragazzi all’oratorio. E allora accoglienza anche a genitori e fratelli più cresciuti ai quali è dedicato il musical ‘Forza venite gente’ che domenica sera conclude la festa. Per tutti la partecipazione è gratuita, il pranzo al sacco, bevande e merendine self service, non gratis nè a pagamento ma con invito a lasciare un contributo. Per responsabilizzare i ragazzi, spiega don Roberto che con questo esempio ricorda tutto ha valore educativo. Giovedì a presentare l’evento alla stampa c’erano anche il coordinatore dell’organizzazione dell’evento Riccardo Pascolini, seminarista perugino con una lunga esperienza nell’Azione cattolica ragazzi, e la mascotte Pallino, il pulcino appena uscito dall’uovo disegnato da Andrea Ferraldeschi. Grande lo sforzo organizzativo convintamente sostenuto dal Comune di Perugia (il sindaco Renato Locchi porterà il saluto della città) e da alcuni sponsor.

AUTORE: Maria Rita Valli