“L’università di condivisione”

Don Angelo Fanucci ce l'ha fatta

Gubbio ha centrato l’obiettivo di una Facoltà universitaria. A partire dal primo ottobre, infatti, il “Corso di diploma universitario per educatori professionali” organizzato, sotto l’egida del Comune di Gubbio, dalla “Libera Università Maria Santissima Assunta” (Lumsa) di Roma in collaborazione con la Comunità di Capodarco dell’Umbria, diventa Laurea in educatore professionale. Il corso, al suo secondo anno di vita, conta 42 iscritti provenienti sia dalla regione che dai territori limitrofi. La conquista il frutto della riforma che pone fine ai diplomi per qualificare l’offerta formativa anche in previsione dell’accesso all’università degli studenti che usciranno a diciotto anni dalla media superiore. Oltre che dal sindaco Corazzi, soddisfazione è stata manifestata dalla Lumsa e dalla Comunità di Capodarco che opera a Gubbio da quasi trent’anni grazie all’iniziativa di quel don Angelo Fanucci che di una “laurea universitaria di condivisione” è stato promotore convinto, tanto da “spendere” in tale direzione ogni energia. Il “progetto università” ha contribuito allo scambio di sedi, in corso, tra la “Comunità” e le “Clarisse”, con la prima a scendere nel complesso della “Trinità” e le seconde a salire al Convento di San Girolamo, considerato più adatto per favorire contemplazione e vita claustrale. I primi laureati usciranno al termine dell’anno accademico 2001-2002. La Lumsa con il “corso” eugubino ha stipulato convenzioni con gran parte dei servizi sociali e socio-sanitari presenti nella provincia di Perugia, cercando una integrazione forte tra formazione universitaria e gli apprendimenti contestualizzati possibili solo nelle struttura come quelle della “Comunità” che nel settore dei portatori di handicap.