Maratona della fede fino alla Madonna del Fosco

Dalle parrocchie di Massa Martana e Viepri al santuario della Madonna del Fosco
La maratona della fede dei parrocchiani di Massa Martana e Viepri
La maratona della fede dei parrocchiani di Massa Martana e Viepri

La prima domenica di maggio è un giorno importante per i parrocchiani di Massa Martana e di Viepri. Domenica 5 maggio, infatti, si è tenuta una vera e propria “maratona della fede”, un cammino che parte dalle parrocchie di Massa Martana e Viepri ed arriva fino al santuario della Madonna del Fosco, frazione Castagnola di Giano dell’Umbria, che, tra l’altro, ricorda i 600 anni dall’apparizione della Madonna.

Anche quest’anno “all’evento hanno partecipato moltissime persone – ha raccontato don Francesco Valentini, parroco di Massa Martana. – I fedeli ci tengono molto, perché si tratta di una di quelle tradizioni che danno identità al territorio”.

Una processione che “è in realtà un pellegrinaggio”, afferma il parroco stesso ricordando le origini di questa tradizione. Come risulta da documenti dell’epoca, essa risale alla fine del Settecento, quando il cammino venne ideato come processione penitenziale.

Pochi mesi prima, padre Leopoldo da Gaiche, francescano proveniente dal convento di Monteluco di Spoleto, si era recato nella parrocchia di Massa Martana per predicare la Quaresima, così come faceva instancabilmente, da vari anni, anche in altre parrocchie del territorio tuderte. Proprio nella parrocchia di Massa, “sembra sia stato preso di mira e deriso da alcuni giovani”, spiega don Valentini.

Tale fatto non sarebbe stato considerato di grande importanza, se non fosse accaduto che “di lì a poco, a Massa si propagò una grave epidemia e gli stessi massetani, interpretando la piaga come una punizione per le offese fatte al predicatore, dovettero recarsi dallo stesso per chiedergli una soluzione al problema”. Fu proprio lui a consigliare di andare in pellegrinaggio al santuario della Madonna del Fosco.

Come spiegato dal parroco, da qualche anno si alternano le mete del Fosco e della chiesa dell’Ascensione, sulle montagne di Massa Martana. Il percorso per il Fosco, fatto quest’anno, è di 14 chilometri. I fedeli sono partiti alle 6.30 del mattino e, dopo la messa e il pranzo al sacco, hanno fatto ritorno a Massa Martana alle 20 circa. Seguendo la tradizione, sono state portate in processione le statue dei santi della parrocchia: 7 sono grandi e trasportate da gruppi di adulti; 3, più piccole, vengono condotte lungo il cammino dai bambini. Le statue più grandi sono quelle del Sacro Cuore, dell’Immacolata, dell’Addolorata, di san Felice, del beato Ruggero, di santa Rita e sant’Antonio di Padova; quelle più piccole includono la raffigurazione di Maria bambina, di san Gabriele dell’Addolorata e di santa Lucia.

Nelle prossime domeniche di maggio svolgeranno la stessa processione, rispettivamente, le parrocchie di Giano dell’Umbria, Montecchio e Bastardo.

AUTORE: Margherita Idolatri