“Segno che la Chiesa è unita”

La comunità di Todi, e l’intera diocesi, in festa per l’ordinazione di tre nuovi diaconi

Domenica 29 maggio, nella splendida concattedrale di Todi, il popolo di Dio di tutta la diocesi di Orvieto – Todi ha gioito e pregato per (e con) Danilo, Dariusz e Riccardo, i tre giovani che sono stati ordinati diaconi.Con loro c’erano infatti i familiari, subito ringraziati da mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico, per l’aiuto dato ai figli, i formatori che li hanno seguiti nel cammino, molti fedeli delle comunità parrocchiali di origine e di quelle in cui Danilo, Darius e Riccardo hanno svolto e stanno svolgendo il loro servizio, tanti ragazzi e giovani, uomini e donne, amici, autorità civili e militari e, soprattutto, quasi tutti i sacerdoti della diocesi stretti intorno all’Arcivescovo per concelebrare l’evento. Una presenza così articolata e significativa che è stata subito rilevata da mons. Marra, come testimoniano le parole pronunciate all’inizio della sua omelia (seguita alla presentazione dei candidati da parte di mons. Nazzareno Marconi, rettore del Seminario regionale): “Non posso nascondere la mia commozione e la mia gioia nel vedere qui raccolto tutto il popolo di Dio che è nella diocesi di Orvieto – Todi. Commozione e gioia perché qui vedo la Chiesa, popolo di Dio radunato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo… perché qui tutti insieme testimoniamo che la Chiesa è unita, che la Chiesa non è divisa, che la Chiesa vuol camminare insieme, che la Chiesa, pur se ha delle sofferenze, sa sopportarle come Cristo ha sopportato le sofferenze della croce. Grazie a tutti voi, perché avete capito che non potevate essere assenti, che era necessario essere qui oggi in questo giorno davvero straordinario in cui tre giovani hanno donato e donano la loro vita al Signore. Rendiamo lode a Dio per questo evento che segna un momento importante della storia della nostra diocesi”.Grande gioia e grande festa, dunque, per la nostra Chiesa diocesana che, con una forte testimonianza di comunione e di unità, dà un segno importante di ripresa del suo cammino “dopo un momento di disinformazione – come ha detto mons. Marra – di confusione, diciamolo pure, un momento di sofferenza. La Chiesa non si può fermare, deve camminare, ogni cristiano deve rimanere unito agli altri cristiani per assolvere la missione che Gesù ha assegnato non solo agli apostoli ma ad ogni cristiano. Camminare insieme, uniti come uniti oggi siamo qui e allora rendiamo grazie al Signore perché ha chiamato al suo servizio Danilo, Dariusz e Riccardo, e loro hanno risposto”. Festa e gioia, innanzitutto, per questi tre giovani che con l’ordinazione diaconale realizzano un passo importante della loro vita, che vuol dire impegno di donare completamente se stessi a servizio di Cristo e del Suo popolo. L’Arcivescovo con riferimento alla Prima lettera di Pietro ha quindi illustrato la funzione affidata dagli apostoli ai diaconi per il servizio alla Chiesa e ai fratelli. Ha poi parlato dei tre compiti fondamentali del diacono: il servizio della Parola, il servizio all’altare e della carità. Il Signore, che non farà mancare Pastori al suo gregge, dice anche “Non vi lascerò orfani”, come ascoltato nel Vangelo. “Questa espressione molto bella – ha detto mons. Marra rivolgendosi ai tre giovani – è riferita a voi oggi; Gesù non vi lascerà soli nel vostro impegno. Sentitelo presente nel compimento degli obblighi che comporta l’ordinazione diaconale, in particolare il celibato e la liturgia delle ore”. Dopo l’omelia, conclusasi con l’affidamento dei tre giovani alla Madonna del Campione che si venera in Todi, si sono svolti il rito della interrogazione e degli impegni assunti dagli eletti, il canto delle litanie dei santi, con i candidati distesi faccia a terra, l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria. Dopo la vestizione degli abiti diaconali, la consegna del libro del Vangelo, e l’abbraccio della pace, si è concluso il rito dell’ordinazione. L’Arcivescovo con i sacerdoti concelebranti e i neo ordinati ha dato inizio alla liturgia eucaristica. Dopo la celebrazione, animata dalla schola cantorum, e la processione con l’immagine della Madonna del Campione, i presenti si sono ritrovati con i tre giovani diaconi per un momento fraterno nelle sale del vescovado.

AUTORE: Michela Massaro