Molteplici iniziative sono state indette per le Giornate della Memoria ad Assisi. Abbiamo fatto alcune domande a Marina Rosati, curatrice del Museo della Memoria inaugurato presso palazzo Vallemani il 24 marzo 2011. “Abbiamo cercato – dice – di mettere in evidenza l’altra faccia della Shoah, quella dell’ospitalità e della solidarietà che Assisi, grazie a tante persone, seppe dimostrare salvando oltre 300 ebrei”.
Che tipo di messaggio si intende veicolare alla luce dello spirito di Assisi?
“Il messaggio è proprio quello dell’accoglienza: durante le persecuzioni razziali, questo concetto fu elevato all’ennesima potenza poiché tutti i Giusti di Assisi e le altre persone che parteciparono alla rete clandestina che si venne a creare intorno alla figura del vescovo Nicolini non esitarono a dare il loro prezioso apporto”.
A chi si ritiene utile far pervenire questo specifico messaggio?
“I diversi eventi che abbiamo organizzato vogliono far conoscere questa pagina di storia assisana ai nostri giovani arrivando al loro cuore e toccando la loro sensibilità. Lo stesso vescovo emerito Goretti, che ha sostenuto l’idea del Museo della Memoria, desiderava che questa iniziativa fosse destinata ai giovani”.
Due nuovi Giusti si aggiungono agli altri…
“Si tratta di suor Giuseppina Biviglia e suor Ermella Brandi, due religiose che hanno benevolmente e coraggiosamente operato in Assisi: suor Giuseppina, nata a Foligno, ma vissuta nel monastero di San Quirico; l’altra, suor Ermella, di origini senesi, ma divenuta superiora delle Stimmatine”.
Risulta idonea o sufficiente l’attuale sede del Museo nella prospettiva di nuove testimonianze e protagonisti?
“La Pinacoteca comunale, allestita all’interno di palazzo Vallemani, è senz’altro un’ottima location e devo dire che l’interesse per il Museo sta crescendo. Gli spazi ci sono anche per un ulteriore ingrandimento e, visti gli ottimi rapporti instaurati con il Comune di Assisi e con il consorzio AssisiSì, ritengo che questa esposizione possa solo migliorare, valorizzando l’offerta culturale della città”.
Appare unanimamente accettata l’opportuna rivalutazione del colonnello Muller?
“Nel settembre scorso il pronipote del colonnello è venuto in Assisi e ha raccolto testimonianze importanti, dalle quali emerge la figura di un uomo che, pur non tradendo la divisa che portava, fu fondamentale per non far scoprire la rete clandestina di aiuto agli ebrei. Il 3 marzo prossimo tutti i parenti di Muller saranno in Assisi per presentare un documentario inedito sulla figura del personaggio”.
La Giornata
Lunedì 27 gennaio ad Assisi, ore 10, sala degli Sposi (Pinacoteca comunale), “Assisi celebra due nuovi Giusti tra le nazioni: suor Giuseppina Biviglia e suor Ermella Brandi”, incontro con studenti e cittadini. Saluti del sindaco Ricci, del vescovo mons. Sorrentino, di Domenico Petruzzo dirigente vicario dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria. Intervento di Daniela Fanelli, direttrice dell’opera Casa Papa Giovanni, testimonianze e ricordi di familiari e consorelle. Modera Marina Rosati, curatrice del Museo della Memoria. Alle ore 11.30 segue visita guidata al Museo della Memoria.