500 mila euro da usare. Come?

Un quartiere e i suoi problemi. Soluzioni e prospettive per il rione di San Pio. Ne parliamo con Carlo Calabresi

Nel corso di una sua recente assise, il consiglio comunale di Città di Castello ha dato mandato unanime per l’elaborazione in tempi rapidi, di un progetto di intervento volto a risolvere la vexata quaestio della viabilità nella zona di San Pio e Meltina. Questa zona, come più volte abbiamo riferito da queste colonne, è caratterizzata da un traffico intenso, che inizia da viale Martiri della libertà, prosegue svoltando a destra in via Bacinelli per confluire in via Torreggiani e, quindi, in via Collodi. Vari comitati sono sorti su iniziativa degli abitanti che reclamano da tempo una maggior sicurezza attraverso un ridimensionamento del flusso veicolare. La bretella per Meltina, il cui progetto è stato già approvato nella sopradetta seduta, risolverà forse questo problema.

Ma questioni altrettanto difficili da districare si trovano anche nel rione San Pio. Considerando la pura formalità del mandato appena approvato, il presidente della pro-loco San Pio X (ex Società rionale Montedoro), Carlo Calabresi, ha riferito alcuni problemi del rione elaborando valide soluzioni, già presentate negli anni scorsi, e disattese o realizzate solo in parte. “Alcuni tratti più vecchi del rione, quelli attorno le case popolari” ha detto Calabresi “o mancano di illuminazione o i lampioni necessitano di nuove lampade. La chiesa di San Pio non ha un parcheggio regolare, tant’è che le vetture sono costrette a sostare su un piazzale non asfaltato e senza posti parcheggio o nelle viuzze prossime alla chiesa. Dal passaggio livello in poi manca il marciapiede su ambedue i lati”. “Quanto al traffico, – prosegue Calabresi – punti cruciali, molto spesso tristi scenari d’incidenti, sono l’incrocio tra viale Martiri della libertà e via Alighieri, e quello ai piedi del cimitero, ossia tra il viale Martiri e via Bacinelli”.

Buon segno è stata la recente costruzione del parco con un campo da gioco (non completamente terminato) dietro la chiesa, dove prima si trovava lo stadio, assegnando alla società rionale una nuova sede, ricavata ristrutturando i locali degli spogliatoi. Nel quartiere, infatti, non mancano le aree verdi tenute costantemente in ordine. Continua Calabresi: “La società nel corso del tempo, prima con la passata giunta e poi con quella attuale, ha raggiunto un accordo per un progetto di riqualificazione per i quartieri disagiati, ottenendo un finanziamento di quasi tre milioni di euro. Di questi, duemila e cinquecento euro sono stati investiti per la costruzione dello stabile per residenze per anziani e giovani coppie (il cui cantiere è stato aperto pochi mesi fa), mentre i restanti cinquecentomila euro rimangono ancora a disposizione. La società rionale sollecita l’amministrazione comunale affinché questa somma restante sia investita proprio per la riqualificazione del quartiere, risolvendo i già citati problemi di illuminazione, percheggio, marciapiedi e flusso di viabilità”. Speriamo che trovino ascolto e seguito le richieste del presidente, richieste che sicuramente le avrebbero sottoscritto tutti gli abitanti della zona.

AUTORE: Saverio Freddi