Sisma 2016. Due anni dopo, ecco cosa è stato fatto in Valnerina con le offerte raccolte in Alto Adige

A quasi due anni, 26 e 30 ottobre 2016, dalle terribili scosse che hanno ferito e “trasfigurato” Norcia e l’intera Valnerina, con danni significativi anche nella piana di Spoleto, la parola che la Chiesa di Spoleto-Norcia vuole fare risuonare è: grazie!

A Dio, anzitutto, per non aver dovuto piangere vittime. E poi alle tante persone che in questi due anni sono state vicine alle popolazioni della terra di san Benedetto e di santa Rita: il Papa con la sua presenza a S. Pellegrino e la sua vicinanza nella preghiera e materiale per la ricostruzione del complesso della Madonna della Grazie a Norcia; alla Conferenza episcopale italiana e alla Caritas nazionale per il sostegno morale ed economico soprattutto finalizzato alla veloce ripresa del culto grazie ai centri di comunità; cardinali e vescovi giunti da ogni parte d’Italia e non solo per portare solidarietà e aiuti concreti; preti, frati, suore, giovani, famiglie e poi ancora membri di associazioni e movimenti.

Ciascuno ha contribuito in modo significativo a non far perdere la speranza ad un popolo che per la terza volta in quaranta anni si è confrontato con la forza devastatrice del terremoto.

Una delle zone d’Italia molto vicine alla Valnerina è stata l’Alto Adige. E proprio nei giorni scorsi (16-19 ottobre) una delegazione della Chiesa di Spoleto-Norcia è andata nella diocesi di Bolzano-Bressanone guidata da mons. Ivo Muser per dire semplicemente grazie. Con l’arcivescovo Renato Boccardo è andato il direttore della Caritas Giorgio Pallucco e una famiglia di S. Pellegrino di Norcia, Cinzia e Lorenzo Leoncilli, volontaria della Caritas lei, allevatore lui.

In un incontro pubblico con la popolazione nel centro pastorale in piazza Duomo a Bolzano dal titolo “Quando la terra trema. Norcia: il dopo terremoto tra solidarietà, speranze e frustrazione” è stato presentato quanto fatto in Valnerina con le offerte raccolte in Alto Adige.

A favore delle popolazioni colpite dai sismi di agosto e ottobre 2016, la Caritas altoatesina ha fino ad oggi utilizzato 1.121.283 euro di quanto raccolto grazie alle offerte ricevute (poco più di 1.200.000 euro).

Alla Chiesa di Spoleto-Norcia sono stati consegnati circa 700.000 euro per varie realizzazioni: ricostruzione di alcune stalle, sostegno a piccoli imprenditori agricoli attraverso l’acquisto di spazi espositivi alle principali fiere gastronomiche, avvio del progetto “Granelli di senape” che prevede la destinazione di risorse economiche a famiglie e imprese di tutti e 15 i Comuni umbri del cratere, contributo per la prossima realizzazione del Centro di Comunità a Campi di Norcia.

L’incontro tra i due vescovi, mons. Muser di Bolzano-Bressanone e mons. Boccardo di Spoleto-Norcia, ha suggellato questo gemellaggio di solidarietà e di fede tra la Valnerina e l’Alto Adige.

Francesco Carlini