Lode alla solidarietà

Prosegue la visita pastorale del Vescovo a Umbertide

Due realtà importanti come la Caritas ed il Centro “J. Masslo” sono state al centro della visita pastorale che il vescovo mons. Ceccobelli sta effettuando nella Zona di Umbertide. Nel primo caso si è detto entusiasta di quello che ha definito un “gruppo di amici che lavorano insieme e lo fanno con la gioia che viene loro dal sentirsi davvero amici!”. Così ha poi sintetizzato le informazioni avute ed i consigli elargiti con la consueta semplicità. “Abbiamo mangiato insieme – ha proseguito il Vescovo -, mi hanno raccontato quello che fanno, le loro esperienze e io li ho incoraggiati a proseguire su questa strada ed essere sempre più testimoni della vita nuova, della carità, che è fatta di gesti”. Interessante la serata al Cristo Risorto; iniziata con la proiezioni di immagini, foto del gruppo di Umbertide ad opera di Claudia Bussotti (responsabile del Centro di ascolto) e poi proseguita con gli interventi delle persone più attive in seno ad essa. Così Caterina Medici, Marinella Roselli, Alvaro Gragnoli, Alberto Duranti hanno spiegato i vari ambiti di intervento della Caritas zonale (che vanno dalla raccolta, selezione e distribuzione abiti, alla consegna di generi alimentari, agli incontri gratuiti di italiano, a quelli per badanti con personale medico, alla promozione della cultura con i vari momenti letterari promossi), per finire con una conclusione del Vescovo, evidentemente soddisfatto di quanto visto e sentito. Anche al Centro di prima accoglienza “Jerry Masslo” mons. Ceccobelli ha avuto una calorosa accoglienza da parte del responsabile Ruggero Radaelli, dai parroci don Luigi e don Pietro, dal consigliere comunale Giovanni Valdambrini, dal sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti e dagli ospiti, che hanno preparato un piccolo rinfresco tradizionale arabo al termine della visita. Il presule ha detto che “il Centro umbertidese, unico nella diocesi di Gubbio, assolve una grande funzione di prima accoglienza sia verso gli immigrati che verso coloro che non sanno dove andare. Il diacono Ruggero svolge questa assistenza con lo spirito giusto, aggiungendoci anche la sua funzione di diacono. Coloro che vengono qui sono sempre accolti bene, di qualsiasi colore, religione, razza essi siano. Non ci sono distinzioni, ma c’è una solidarietà totale verso un fratello in difficoltà”. Suggestivo è stato l’ultimo tassello del programma, con l’arrivo nella chiesa di San Bernardino, aperta per l’occasione, che ha mostrato al Vescovo tutti i tesori in essa riposti, a partire dal baldacchino restaurato del Cristo Morto (che nel 1702 diede origine a una miracolosa sanguinazione e che rappresenta luogo di culto per tutti i frattegiani). A parlare questa volta è stato mons. Lupini, presidente della Confraternita medesima, che ha illustrato i gioielli architettonici ed artistici che  si trovano in questo luogo. Un momento di preghiera davanti al Cristo miracoloso ha poi concluso la giornata.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti