A San Pietro la canonizzazione della beata Maria de Mattias

Orvieto / Le Adoratrici del Sangue di Cristo hanno festeggiato la loro Fondatrice

Domenica 6 aprile le suore Adoratrici del Sangue di Cristo hanno voluto condividere la loro grande gioia con tutta la cittadinanza orvietana, in attesa dell’imminente canonizzazione della loro fondatrice. E quale modo migliore poteva esserci se non una solenne celebrazione svolta presso l’Istituto di San Paolo, presieduta da don Ruggero Jorio. Del resto lo stesso sacerdote, attivo da ormai lungo tempo nel campo del volontariato Vincenziano, ha dimostrato e continua ad avere una particolare sensibilità per la profonda spiritualità nata dall’adorazione del Preziosissimo Sangue. La festa è stata arricchita dalla gradita partecipazione della Schola Cantorum di San Biagio di Porano, diretta dal maestro Stefano Benini. Le suore orvietane, sempre accoglienti e disponibili, sono un esempio di come riuscire a coniugare la contemplazione con l’azione, dando ormai da diversi anni un loro contributo fondamentale alla Caritas locale. Del resto il loro impegno costante e incisivo non fa altro che perpetuare una storia già lunga e luminosa. La chiesa dell’Istituto orvietano risale come fondazione al pieno Medioevo, intorno al terzo decennio del tredicesimo secolo. La costruzione, anteriore alla grande fabbrica del Duomo, vide un intervento diretto dell’ordine benedettino del monastero di San Paolo fuori le mura di Roma. Ciò spiega la dedicazione dell’edificio sacro all’Apostolo delle genti. L’arrivo nell’Istituto delle religiose, volute dalla beata Maria De Mattias, è invece un avvenimento molto più recente, quasi contemporaneo, risalendo al 1962. La loro fondatrice, nota anche come l’apostola del Sangue di Cristo, visse nella prima metà dell’Ottocento in un contesto particolarmente ostile verso il riconoscimento della dignità delle donne. Non a caso le due finalità perseguite fin dall’inizio dalla nuova Congregazione furono l’educazione e l’evangelizzazione con la creazione di scuole per giovani ragazze. L’intuizione profetica della fondatrice, nonostante le numerose difficoltà contingenti determinate dal contesto storico in cui visse, aveva in sé la forza contagiosa dello slancio missionario nato dalla contemplazione della passione del Signore. La realtà attuale vede queste suore presenti in ben 25 nazioni diverse del mondo, compresa da poco anche la Russia e la Corea del Sud, mentre in Cina una casa è stata chiusa per ordine del governo. La santa madre Chiesa con un atto magisteriale, firmato dal Papa Giovanni Paolo II il 7 marzo 2003, ha indicato in Maria De Mattias un modello di autentica vita cristiana. Il miracolo, riconosciuto come tale dalla consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi è avvenuto a Zagabria nel 1980. Un bambino di otto anni, Kresimir Zorica, colpito da encefalite subacuta in stato di coma, ricevette una guarigione definita “inspiegabile per la scienza umana” a seguito delle preghiere di una zia suora di tale congregazione, per intercessione della loro fondatrice. La canonizzazione avverrà il 18 maggio prossimo a piazza San Pietro, dove sarà presente anche Kresimir, oggi trentenne. In attesa di tale importante evento, le suore dell’Istituto di San Paolo di Orvieto offrono la possibilità di recarsi insieme con loro a Roma in quella felice occasione. Le adesioni per partecipare al viaggio possono essere prenotate presso l’Istituto.

AUTORE: Federica Sabatini