A San Venanzo oltraggiate le edicole della via crucis

Divelte le croci sopra le cinque edicole, sfregiato il volto di Gesù ritratto nelle maioliche

L’anno 2003 per la comunità cristiana dell’unità pastorale di San Venanzo (Terni) è iniziato con una sconcertante sorpresa. Nella notte di fine anno sono state devastate 5 cappelline della via crucis, situate lungo la strada bianca che sale fino a Civitella dei Conti, piccola frazione del capoluogo e distante da esso appena 3 chilometri. A fare la macabra scoperta è stato don Giuseppe Petrangeli che, dopo la celebrazione eucaristica nella chiesetta di Civitella, scendeva per recarsi a San Venanzo. Le maioliche raffiguranti le sequenze della passione di Gesù ad opera della famosa pittrice orvietana Mirella Cecconi, sono state fortemente danneggiate con vero e proprio accanimento ed in una di essa addirittura appiccato il fuoco. Sono state divelte le croci che sovrastano le edicole ed è stato deturpato il volto di Gesù in tutte le cinque stazioni. Gli autori del sacrilego gesto hanno infierito sul volto di Gesù sia sfregiandolo sia togliendolo completamente dalla maiolica usando sassi appuntiti raccolti intorno; in quanto sulle punte dei sassi, rimasti ai piedi delle cappelline, vi erano attaccate parti delle maioliche. Tutta la popolazione di San Venanzo è rimasta sbalordita ed incredula quando don Giuseppe Petrangeli durante l’omelia della messa delle ore 11 ha dato la triste notizia. Ha affermato che le edicole verranno di nuovo realizzate, ma per ricostruire i cuori degli artefici di questo terrificante gesto occorrerà molto più tempo. Ha poi aggiunto: “Chiediamo al Signore che usi altrettanta ‘violenza’ irrompendo con la sua grazia nelle menti e nei cuori degli autori di questo atto vandalico e li converta facendoli diventare apostoli del suo vangelo”. Anche don Ruggero Iorio è rimasto sgomento ed ha sottolineato la gravità dell’atto che prima di tutto colpisce la sensibilità dei credenti. Ha aggiunto, inoltre, che domenica 12 gennaio, alle ore 16, presso la chiesetta di Civitella dei Conti verrà celebrata una messa di riparazione del gesto sacrilego. “La celebrazione eucaristica – ha proseguito don Ruggero – non è una vendetta morale, ma è una preghiera per gli autori dell’atto perché sono veramente posseduti dalle tenebre. Queste persone sono molto ‘povere’ ed hanno bisogno di molto aiuto”. Don Mario Rellini, appresa la notizia, si è recato anch’egli sul luogo del fatto e, rimasto sbalordito per gli orribili sfregi al volto di Gesù e per gli oltraggi alle croci, così si è espresso. “O Gesù perdonali perché non sanno quello che hanno fatto”.Il gesto infatti sembra mirato a colpire il simbolo del cristianesimo: la croce. La via crucis è stata ultimata nella pasqua del 1999 in preparazione al grande Giubileo del 2000 per sottolineare la redenzione operata da Gesù con la sua passione, morte e risurrezione. I sacerdoti e la comunità cristiana dell’unità pastorale di San Venanzo di Marsciano sono ancora sconcertati per l’accaduto dal momento che la via crucis è stata voluta e realizzata dalle famiglie di entrambe le comunità. Lo stesso gesto sacrilego è stato effettuato anche a Marsciano. Sempre nella notte dell’ultimo dell’anno, è stato sporcato di nero il volto di Gesù nell’edicola di via XXIV Maggio. L’orario, alcuni particolari e, soprattutto il fatto che ad essere sfregiato sia stato sempre il volto di Gesù, fanno pensare che le azioni di Marsciano e Civitella dei Conti siano opera dello stesso gruppo. Davanti all’edicola di Marsciano una signora ha poi trovato un foglio di carta paglierina scritta a pennarello con questa frase: “Sono stati troppo pochi gli sputi che ti abbiamo dato”. Il foglio era pieno di sputi e la signora lo ha gettato nel raccoglitore della spazzatura.

AUTORE: Gina Ubaldini Treccioni