È stata Andreina Ciubini, assessore alle Politiche sociali del Comune di Città di Castello, a tagliare il nastro sabato 2 febbraio per l’inaugurazione della nuova sede Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani). Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco Luciano Bacchetta, il vescovo mons. Domenico Cancian, numerose autorità e rappresentanti del mondo Acli.
Il vice presidente provinciale Rodolfo Braccalenti, dopo aver precisato che la nuova sede è stata il risultato dell’impegno di tante persone nel favorire una presenza capillare e quotidiana nel territorio, ha introdotto il presidente onorario, cav. Gildoni, che con sincera emozione ha ricordato i lunghi anni del suo impegno nelle Acli e l’importante presenza di questa istituzione al fianco della comunità dell’Altotevere nelle vicende che ne hanno caratterizzato la storia. “Acli è da sempre – ha detto mons. Cancian prima di benedire i nuovi locali – una istituzione fatta di cattolici laici impegnati e competenti al servizio delle famiglie, e proprio in periodi difficili come quelli che stiamo attraversando. Ma soprattutto, nelle persone che vi operano si apprezza l’importanza di un lavoro costante e qualificato che soddisfi l’attuale esigenza di comunità e di fraternità. Il cristiano deve ritrovarsi in questa responsabilità verso il prossimo”.
Il sindaco Bacchetta ha espresso la sua gioia nel partecipare all’evento definendo quella delle Acli come una sfida positiva, un monito di speranza per il futuro che garantisce in un momento come quello attuale, la certezza di poter far affidamento su un grande fenomeno associativo che contribuisce alla crescita e alla stabilità della società locale.
In conclusione il presidente provinciale Ladis Kumar Antony Xavier ha sottolineato come le Acli di Città di Castello, con questa nuova sede, hanno fatto un vero e proprio salto di qualità nel territorio, stando in mezzo alla gente con dignità, così che ogni persona che si trovi ad accedere agli uffici ne esca soddisfatta. Se anche non avesse risolto i suoi problemi, avrà sicuramente trovato un ambiente umano e disponibile. “È opportuno – ha aggiunto – guardare cristianamente ogni persona che ricorra ai nostri servizi, indipendentemente dalla nazionalità e dalla religione”.
La nuova sede, situata in via Vittorio Veneto al civico 12, ospiterà sia il Caf, Centro assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati, sia il Patronato, con servizi mirati alla promozione dei diritti in campo previdenziale, assistenziale e socio sanitario. Presso la stessa sede sarà presto attivato il Punto famiglia, progetto finalizzato a soddisfare i bisogni delle famiglie attraverso servizi specifici ma anche con attività aggregative e di promozione sociale che favoriscano la coesione e l’integrazione.