Adorare Dio in Spirito

Grande partecipazione alla festa della dedicazione del duomo di Orvieto

Le feste grandi della diocesi sono tanto più significative quanto maggiore è la partecipazione. Quest’anno il giorno della dedicazione del duomo di Orvieto, che cade il 14 novembre (la posa della prima pietra fu il 13 novembre 1290), è stato celebrato con particolare solennità. Domenica 18 novembre, alle 18, si è tenuta in cattedrale una concelebrazione presieduta dal vescovo, padre Giovanni Scanavino, circondato da tanti sacerdoti della diocesi. La messa è stata arricchita dai canti del Coro interuniversitario di Roma. Al termine della celebrazione il coro ha offerto a tutti i presenti un concerto di musica sacra. Diretta dal maestro don Massimo Palombella, con all’organo il maestro Juan Paradell Solé, tale istituzione musicale ha ricevuto nel 2002 il patrocinio del Pontificio istituto di musica sacra. È costituita da numerosi studenti di tutte le Università romane, sia statali che libere e pontificie. Nato nel 1995, risulta unico nel suo genere in Europa, riuscendo a coniugare l’entusiasmo di tanti giovani con un elevato livello musicale. La musica, unita ad un’armonia di voci, è riuscita ancora una volta ad animare un momento importante, nel ricordo della nascita della cattedrale. Il duomo è frutto dell’ingegno, della generosità, dell’arte, della fede di chi ci ha preceduto, segno della continua e ininterrotta presenza di Dio. Tuttavia, come ha ricordato il Vescovo nell’omelia, ‘non bisogna solo fermare l’attenzione alle pietre, per quanto belle’. L’ammirazione per la bellezza dell’edificio sacro, oltre all’impegno per una conservazione adeguata, deve spingere tutti a guardare oltre. Gesù, nel discorso con la Samaritana, ricorda che il ‘Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità’. Il Vangelo sottolinea una verità fondamentale: il vero tempio dove abita il Signore è il cuore di ogni persona. La Chiesa è il luogo privilegiato dove pregare comunitariamente, senza però dimenticare che è anche nell’interiorità che agisce lo Spirito.

AUTORE: Federica Sabatini