Aiuti alla diocesi di Luiza

CONGO. Missione promossa dalla Caritas

L’impegno missionario diocesano, già innescato in Albania dal vescovo Grandoni, prosegue e si conferma con il suo successore mons. Giovanni Scanavino. In un contesto di crescente diffidenza, di incertezze e di insicurezza, ma anche di una fioritura sempre più ridotta delle vocazioni in Occidente, schierarsi per la missionarietà significa compiere un gesto profetico e capire meglio l’indole della Chiesa, la sua cattolicità. È nata dunque la missione diocesana nella Repubblica democratica del Congo, dall’incontro di due vescovi, mons. Leonardo Kasanda di Luiza e mons. Giovanni Scanavino ma, prima ancora, dall’impegno missionario nella nostra diocesi di due sacerdoti e di alcune religiose provenienti dal Congo.La diocesi di Luiza, che abbraccia un vastissimo territorio, grande quasi tre volte l’antica potenza colonizzatrice belga, è una giovane Chiesa locale con le tante difficoltà che accompagnano ogni realtà in crescita, ma ricca di speranze e con un futuro promettente. Vi sono impegnati 120 sacerdoti (la maggior parte ha meno di 50 anni) e ben 8 congregazioni religiose. Il seminario è ben nutrito, ma le risorse economiche per mantenere tanti giovani agli studi sono risicatissime. D’altronde, questa diocesi non può che rispecchiare la situazione globale del Congo, un Paese trascinato nell’abisso per oltre un trentennio dalla dittatura di Mobutu, poi dilaniato dalla guerra pilotata da potenze occulte nell’ultimo decennio, ancora in atto benché in Occidente se ne parli poco: più di 2 milioni di vittime e una marea di invalidi e di profughi, tanti bambini orfani, vedove, povertà che rasenta la miseria, mala sanità, necessità di ogni tipo. La Chiesa cattolica si fa carico soprattutto di aiutare la popolazione, ferita da colpi mortali e dal cinismo di potenze che mirano esclusivamente allo sfruttamento delle immense risorse del Paese, vietandole ai residenti. Alla luce di questa situazione, il gemellaggio tra la nostra diocesi e quella di Luiza, si propone, attraverso la Caritas, da un lato di sostenere le vocazioni bisognose, dall’altro di realizzare microprogetti adatti a sollevare il disagio delle popolazioni e favorire l’opera evangelizzatrice. In questa primavera del terzo Millennio è bello vedere come quella che un tempo fu l’attività pastorale dei missionari occidentali, ci viene resa da sacerdoti e religiose africani che operano efficacemente nelle nostre parrocchie e nelle nostre case di accoglienza. Per cui la nostra missione Congo altro non è che uno scambio per costruire lì e qui la civiltà dell’amore all’insegna della comune appartenenza umana e cristiana.

AUTORE: Agostino Muamba Tshibanda