Al freddo, al gelo

Breve ma intensa ondata di gelo in Umbria. Quanto alle imminenti feste natalizie, le previsioni dicono: tanto freddo, ma poca neve

Breve ma intensa l’ondata di maltempo che ha investito l’Italia settentrionale e la nostra regione negli scorsi giorni e che ha sicuramente fatto assaggiare, in questa fine di autunno, temperature che da molti anni non si registravano più neppure d’inverno, quasi come beffarda risposta al vertice di Copenhagen sul riscaldamento globale. Già dal 10 dicembre, infatti, gran parte dell’Europa è stata investita (ed è tuttora investita) da una massa d’aria gelida, di origine siberiana, caratterizzata – dicono gli esperti – da temperature piuttosto basse al suolo e meno in quota, col risultato di avere tanto freddo e poca, pochissima, neve. Polonia e Germania (fino a -33 °C), in misura minore Inghilterra e Francia, gli stati più colpiti. In Umbria, la neve ha riguardato soprattutto le zone settentrionali, prima fra tutte la Valtiberina, l’Eugubino e il Gualdese, solo marginalmente il Perugino. Venti sono i centimetri accumulati nella notte fra il 18 e il 19 dicembre a Città di Castello e San Giustino, quindici a Gubbio e lungo la fascia appenninica, dieci a Gualdo Tadino; coltre bianca meno abbondante a Perugia e nelle località centro-meridionali della Regione, a parte la fascia appenninica, con problemi anche sensibili alla circolazione stradale. Ma quello che ha stupito tutti è stato il freddo, giunto intenso già nella notte fra il 19 e il 20, anche per effetto dell’innevamento nevoso (il cosiddetto “effetto albedo”), con valori sotto lo zero ovunque e punte di -14°C a Città di Castello, -18 °C a Sansepolcro, -12 °C ad Umbertide e -11 °C a Gualdo Tadino. Nelle zone rurali e in alcuni valichi appenninici i valori hanno raggiunto punte di -18 °C, mentre la piana di Colfiorito ha sfiorato i -16 °C. Si tratta di temperature non eccezionali, in quanto anche superiori ai valori toccati nel 1956, nel 1985 e nel dicembre del 1996, ma sicuramente non usuali per il periodo – la seconda decade di dicembre – e soprattutto non più abituali da almeno qualche anno. Giornata assolutamente gelida anche domenica 20, con la temperatura rimasta sotto lo zero in gran parte dell’Umbria centro-settentrionale anche di giorno, con il sole che non ha minimamente intaccato la strato nevoso, e con la temperatura precipitata a valori anche inferiori ai -10 °C nella notte successiva. Solo il sopraggiungere di aria più mite di origine atlantica ha posto fine, nella mattinata del 21, a questi tre giorni da brivido. Non più neve, quindi, ma solo pioggia proprio per il giorno Natale, che ancora una volta non sarà “bianco”. Per ritrovarne uno innevato, almeno in alcune zone della nostra regione, bisogna tornare indietro fino al 1986.

AUTORE: Pierluigi Gioia