Albania, un impegno che continua

Molte le opere realizzate nella missione di Fusche Arrez. Ora si prepara la missione di agosto

La nuova chiesa di San Giuseppe a Fusche Arrez, fortemente voluta dal vescovo emerito mons. Grandoni e realizzata in questi anni dalla nostra diocesi, si sta rivelando un vero polo di attrazione per le popolazioni di quelle povere zone montagnose dell’Albania. L’Amministratore apostolico della diocesi di Sape, da quando la chiesa è stata aperta, quasi ogni domenica si è recato a Fusche Arrez per celebrare l’eucaristia; le suore missionarie hanno formato una bella squadra di ministranti, un coro e ogni giorno guidano alla preghiera del rosario ed altre celebrazioni, alle quali prende parte moltissima gente. La gente partecipa e prega, e si coinvolge nella vita della Chiesa trovando nella fede la forza per vincere le difficoltà della vita. Nella mia ultima visita alla missione, che risale a quindici giorni fa, ho potuto constatare che è giunta quasi al termine la costruzione dell’asilo per bambini in difficoltà, che potrà ospitare tre gruppi di bambini con problematiche diverse, dei quali un gruppo soggiornerà anche permanentemente. Un’opera veramente necessaria che risponde al desiderio della Chiesa albanese di un forte impegno per l’infanzia e la gioventù, vera ricchezza dell’Albania. L’attività della missione si svolge in tanti altri settori, a favore della maternità, del lavoro, per fornire cure mediche e medicinali alla popolazione. Soprattutto si è creata una vita molto fraterna, una comunità che pur tra le inevitabili difficoltà sente la presenza del Signore. Durante un’uscita in montagna, parlando con i giovani, che rimangono comunque molto pessimisti sul futuro del loro Paese, ho sentito discorsi sul significato della vita, la ricerca di dare un senso all’esistenza oltre che coltivare le aspirazioni che ogni giovane si porta nel cuore. In fondo i giovani che ora frequentano la parrocchia fin da bambini, hanno iniziato a frequentare la missione e il cambiamento oggi è evidente. I bisogni sono ancora molti, è necessario non stancarsi perché per incidere in profondità ci vuole il tempo e il bene non può essere legato solamente all’emozione momentanea. Ora tutti aspettano la missione di agosto, quando un folto gruppo di missionari della nostra diocesi si recherà a Fusche Arrez, per vivere insieme un’esperienza di fede e condivisione. In questo anno la delegazione sarà guidata dal nostro vescovo Giovanni, che, per la prima volta, si recherà a Fusche Arrez dal 24 al 31 agosto.

AUTORE: Marcello Cruciani