Angelico, Gozzoli e la Lettera

Montefalco. Dal 5 aprile al 4 maggio in mostra alla chiesa-museo di San Francesco la preziosa missiva e una “Madonna con Bambino” dei Musei Vaticani
“Madonna col Bambino”, Angelico Foto © Musei Vaticani, Governato-rato dello Stato della Città del Vaticano, tutti i diritti riservati
“Madonna col Bambino”, Angelico Foto © Musei Vaticani, Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, tutti i diritti riservati

Torna a Montefalco, da dove partì nel 1452, la lettera autografa di Benozzo Gozzoli, artista fiorentino al quale si deve la decorazione della chiesa – museo di San Francesco ubicata nell’antico centro umbro.

La Lettera verrà esposta dal 5 aprile al 4 maggio presso la stessa chiesa – museo insieme alla “Madonna col Bambino fra San Domenico e Santa Caterina d’Alessandria” (tempera e oro su tavola 1435 ca.) del Beato Angelico (1395-1455), maestro del Gozzoli, in prestito dai Musei Vaticani (Pinacoteca). L’esposizione dell’antico documento nell’ambito della mostra dal titolo “Benozzo Gozzoli e Montefalco. Dal Maestro Beato Angelico alla committenza” (inaugurazione venerdì 4 aprile ore 17), fa seguito al recente acquisto dello stesso da parte del Comune, reso possibile grazie al progetto di territorio “Montefalco nel cuore” e al protocollo d’intesa tra lo stesso Comune e alcune associazioni del territorio. All’arcivescovo di Spoleto – Norcia Renato Boccardo si deve invece il prestito dell’opera dell’Angelico.

La missiva, datata 27 giugno 1452, venne inviata da Benozzo da Montefalco, a Michele di Felice Brancacci, per comunicare l’impossibilità di lasciare Montefalco, perché impegnato nel completamento del ciclo di affreschi nella chiesa di San Francesco. Tali affreschi sono quelli che fanno parte degli episodi della vita del Santo assisano, commissionati da un colto committente, il teologo e predicatore fra’ Jacopo da Montefalco dell’ordine dei Frati Minori. In uno degli episodi Gozzoli ritrae san Francesco che benedice la città di Montefalco.

La rinuncia di Benozzo all’onore di un incarico a Firenze richiesto da parte di una delle famiglie più prestigiose del suo tempo, per completare l’opera iniziata a Montefalco, rappresenta un attestato d’amore dell’artista per questo territorio. L’acquisto della Lettera da parte del Comune è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di varie associazioni e realtà imprenditoriali locali (Associazione Montefalco in arte, Accademia per la storia l’Arte e la cultura, Consorzio tutela vini Montefalco, Associazione Strada del Sagrantino, Arnaldo Caprai Gruppo tessile e Arnaldo Caprai Soc. Agricola S.r.l.) e alla vendita del braccialetto “Montefalco nel Cuore”, realizzato da Cruciani Spa, e il contributo della Unicredit, istituto bancario che ha voluto premiare il progetto. La Lettera era stata alienata dalla casa d’aste Minerva Auctions di Roma ad un privato e dichiarata dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Lazio di interesse storico e passibile di acquisizione al patrimonio pubblico in via di prelazione (parere confermato dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e dal ministero per i Beni e le attività culturali direzione generale per gli archivi, che ha rinunciato all’esercizio della prelazione in favore del Comune di Montefalco).

La mostra è promossa dal Comune di Montefalco in collaborazione con la Regione Umbria e l’Arcidiocesi Spoleto Norcia ed è organizzata da Sistema Museo.

AUTORE: Manuela Acito