Aria nuova a Santa Rita

Parla il nuovo sacerdote a capo della parrocchia spoletina, padre Randy, agostiniano di origini filippine. Ancora giovane ma con le 'ossa' robuste

Trentanove anni, di cui otto trascorsi in Italia, di origine filippina: è padre Randy Beniga Tibayan, frate appartenente all’Ordine degli Agostiniani scalzi (Oad) e, da domenica 26 ottobre, nuovo parroco di Santa Rita in Spoleto. Padre Randy ha trascorso sei anni di studi in Italia, dopodiché è tornato a Cebu City, dove è avvenuta l’ordinazione, per poi rientrare nel nostro Paese due anni fa, precisamente a Genova, dove ha collaborato nella parrocchia di San Nicola da Tolentino. ‘Per me è una grande sfida, questa di Santa Rita ‘ spiega il frate ‘ perché si tratta della prima nomina a parroco, dopo soli due anni di sacerdozio. È così che, all’inizio, ho avuto dei dubbi ma poi, sentendo le ragioni dei miei superiori e l’importanza di assumere questo incarico, ho accettato’. Nonostante queste apparenti incertezze, Tibayan sembra avere le idee ben chiare su come organizzare la vita parrocchiale, su come avviare questa prima fase. ‘La priorità ‘ dice ‘ è conoscere la situazione attuale, incontrare i diversi gruppi, sia insieme che separatamente, e capire i ruoli e il programma che seguono. Poi, con i vari rappresentanti e chi dà la disponibilità, stilare un calendario pastorale in cui far confluire gli appuntamenti in maniera organica, valutando quanto c’è da tenere del passato e quanto da migliorare, cercando di accordare tutti, per quanto possibile. È bene, infatti, tenere ben presente la storia passata per vivere meglio il futuro della comunità parrocchiale. I problemi, certo, ci sono ‘ continua il sacerdote. ‘ Prima di tutto, i locali: la chiesa è grande ma, con i lavori in corso, non ci sono attualmente aree per ospitare ‘doverosamente’ i ragazzi per il catechismo, l’oratorio; anche la Caritas ha un piccolo spazio. Ma se riusciamo a lavorare insieme, ce la facciamo, tutto è possibile’. Padre Randy, poi, afferma: ‘Il tutto, in accordo con l’arcidiocesi e con i programmi comuni con le altre realtà diocesane. È importante confrontarsi e lavorare insieme’. Continuità ma anche aria nuova a Santa Rita, dunque, e tutto a partire dalla comunità di Agostiniani scalzi. Infatti, insieme a padre Tibayan, che succede a padre Adelmo Scaccia, è arrivato padre Luigi Sperduti, priore della casa e viceparroco, non sconosciuto ai parrocchiani, vista la sua presenza a Spoleto già dalla fine del 2000 al luglio 2004. Un aiuto in più, quindi, anche per il neo parroco, soprattutto in questa prima fase di conoscenza.

AUTORE: Eleonora Rizzi