Bambini in difficoltà: le risposte terapeutiche. Giornata di studio

L'incontro è stato promosso dal centro 'Il Girasole' di Morrano

A Morrano domenica 25 maggio si è tenuto un incontro di studio internazionale sulle più innovative modalità psicoterapeutiche in aiuto ai bambini in difficoltà. La giornata di riflessione e di approfondimento, promossa dal Centro ‘Il Girasole’, era rivolta a quanti operano in questo campo del sociale, medici ed operatori, impegnati sul fronte dell’impegno quotidiano per tentare di dare una risposta concreta alle tante domande di genitori e figli. L’iniziativa, giunta quest’anno al X incontro, nella scelta di una sede umbra contiene il riconoscimento del lavoro svolto con costanza e competenza. Dall’anno scorso ‘Il Girasole’ di Orvieto è entrato a far parte di una rete di istituzioni, che in Italia conta già quattordici realtà diverse tra comunità e cooperative, legate dall’applicazione di una medesima metodologia di lavoro: la pratica à plusieur. La rete si estende anche in Europa, dove esistono altri istituti, in particolare in Belgio e in Francia, in cui vengono sperimentati gli stessi principi operativi. Il metodo, basato su un particolare lavoro di équipe, dove i singoli operatori sono intercambiabili in funzione dello sviluppo organico del bambino in difficoltà, venne per la prima volta elaborato a Bruxelles nel 1974. Promosso in Italia dal medico Antonio Di Ciaccia, uno degli organizzatori del recente incontro a Morrano, trovò una sua definizione teorica solo nel 1992. Tale sinergia tra più soggetti diversi, ma facenti parte tutti di una medesima équipe, è in grado di giungere alla messa a punto di risposte differenziate a seconda dei singoli problemi. Del resto ogni bambino è un mondo a sé, con una propria storia familiare ed un diverso contesto sociale in cui risulta inserito. Il centro ‘Il Girasole’ nasce nel 1999, con un obiettivo chiaro e ambizioso, sintetizzato nell’espressione: obbedienza alla vita. La scelta del nome della struttura non è casuale, richiamando alla mente l’immagine di un fiore tenace e caparbio, che matura nei campi sotto un sole che talvolta può abbagliare e sembrare perfino inclemente. Nonostante le varie difficoltà e i periodi di siccità tuttavia la vita ha in sé una forza inarrestabile, capace di superare ogni ostacolo, alimentata dalla sete di bene e dal coraggio presenti all’interno di ogni cuore umano. L’esperienza concreta, maturata in questi anni dalle operatrici del centro, non ha che confermato questa intuizione di partenza, producendo tanti frutti meravigliosi di vite rinate grazie ad uno spirito di servizio e di competenza di quanti hanno creduto nel progetto. Un particolare riconoscimento va ai medici volontari: Carmelo Licitra Rosa, Valerio Mura e Celeste Pierantoni, che con la loro costante presenza ed alta professionalità continuano a garantire la qualità delle risposte terapeutiche che il Girasole è in grado di offrire a quanti varcano la sua soglia, magari dopo un lungo peregrinare.

AUTORE: Federica Sabatini