Banco di prova dei laici

Incontro conclusivo dell’anno sociale dei gruppi Meic dell’Umbria

Si è svolto domenica pomeriggio 3 luglio all’Oasi S. Francesco – Colle Cappuccini di Foligno, l’incontro unitario conclusivo dell’anno sociale dei gruppi Meic dell’Umbria. Il tema che è stato sapientemente approfondito dal prof. Pierluigi Grasselli (già docente dell’Università di Perugia) riguardava “Bene comune e democrazia”. Nell’introduzione all’incontro la delegata regionale del Meic Umbria, Annarita Caponera, ha auspicato che tale incontro possa essere occasione ulteriore per rilanciare tematiche di grande attualità, a seguito della Settimana sociale dei cattolici italiani, per condividere, da cristiani, “le ansie e le speranze” degli uomini del nostro tempo. La prof.ssa Caponera ha anche ricordato, nel cedere la parola al relatore, come l’argomento “bene comune e democrazia” può per il laicato cattolico essere un banco di prova per dare ciascuno il proprio contributo di idee, di impegno, a partire da quella bussola che è la dottrina sociale della Chiesa. Per questo motivo, nel dare inizio all’incontro, ha riportato le analisi fatte in questi giorni sulla stampa nazionale da acuti analisti quali il laico Ricolfi e i cattolici De Rita e Diotallevi, sottolineando i giudizi critici sull’esito referendario degli ultimi giorni. Un tema perciò – quello che si è discusso – molto impegnativo, che il prof. Grasselli ha sviluppato partendo dalle definizioni di bene comune e democrazia, per poi passare a vedere le connessioni che ci sono tra questi due termini: connessioni basate sul ruolo centrale della sussidiarietà, che è l’architrave di un processo orientato al bene comune, al vivere bene insieme, per porre ogni cittadino nella condizione di poter esercitare autonomamente, al meglio, i principali diritti-doveri di cui è investito. L’applicazione del principio di sussidiarietà da parte dei cittadini attivi può introdurre nuova linfa nella vita della democrazia, nuovo spirito per la tutela dei beni comuni. In questa direzione – ha concluso il prof. Grasselli, citando degli editoriali usciti sul quotidiano Avvenire il 19/6/11 a firma di Giuseppe Dalla Torre – bisogna riavviare la formazione politica dei credenti, predisponendo una preparazione ed un’azione adeguate. In altre parole, c’è bisogno di organizzare un nuovo riformismo, compito di una generazione nuova di cattolici italiani impegnati nella competizione politica (Luca Diotallevi, “Generazione nuova, nuovo riformismo”, Avvenire 23/6/11). L’incontro regionale del Meic dell’Umbria è poi continuato con una discussione e dibattito assai partecipati da parte degli astanti, e si è poi concluso con la celebrazione della messa da parte dell’assistente regionale mons. Elio Bromuri.

AUTORE: A. C.