Bello, vero e … mirabile. Campeggio dell’Acr a San Leo

Trascorrere otto giorni con 130 persone, tra ragazzi delle medie e animatori è sempre un’esperienza molto ricca e significativa. È ciò che è avvenuto al campeggio diocesano organizzato dall’equipe dell’Azione cattolica ragazzi nella casa della ‘Madonna di Pugliano’ a San Leo nei pressi di San Marino. Con una formula ormai consolidata che piace molto ai ragazzi (si vede dal numero dei partecipanti), che alterna la preghiera, riflessione, gioco e la gioia della vita comune. Il ‘campo’ funziona se c’è un squadra di animatori motivata che pone nel Signore il suo agire, e questo è avvenuto a Pugliano. La giornata è sempre iniziata con la celebrazione della messa, da cui gli animatori attingevano la forza e la vera sapienza per trascorrere la giornata con i ragazzi. Al campo erano presenti tre sacerdoti, tre seminaristi e il gruppo degli animatori erano guidati da Laura, responsabile diocesana dell’Acr. Sono state giornate molto intense, dalla celebrazione mattutina ai servizi, gli incontri di formazione, documenti della fede, giochi e serate di festa: non c’era tempo per annoiarsi. Il titolo del campo era ‘Bello vero?… E se non fosse un sogno!’ che, attraverso un percorso coinvolgente, ha cercato di far fare ai ragazzi un incontro profondo con se stessi per raggiungere l’incontro con Gesù Cristo. Durante il campo ci sono state tre uscite con i ragazzi: un giorno si è raggiunto a piedi l’eremo della Madonna del Faggio sul monte Carpegna, un pomeriggio abbiamo visitato San Leo dove nella splendida pieve abbiamo celebrato la messa per poi raggiungere in processione il vicino Duomo, infine Mirabilandia. Una cosa molto significativa è stata, durante il soggiorno, la visita dei vari parroci che avevano i ragazzi al campo, cosa che ha fatto molto piacere ai ragazzi e agli animatori. La veglia finale intorno al fuoco ha incluso anche la celebrazione della confessione, l’incontro con Gesù che rinnova la vita e che non è un semplice sogno ma una realtà. Concludo con un brano della preghiera dell’animatore che ogni giorno veniva recitata dai responsabili: ‘Dammi la capacità di cambiare continuamente i miei occhi, per vedere sempre nuove le cose di tutti i giorni. Insegnami a vivere con passione, e non per abitudine, tutto ciò che la vita mi offre, mettendoci un’anima anche nelle cose che paiono più dure e più banali’. Se siamo riusciti anche un poco a instillare nei ragazzi la meraviglia di Dio, a far percepire il suo amore, questo campo è stato un grande dono del Signore.

AUTORE: Marcello Cruciani