Carità in cantiere

Iniziati a Villa San Faustino i lavori per la nuova Casa di accoglienza della Caritas

‘Dall’eucarestia alla carità’: questo il programma pastorale dell’anno che stiamo vivendo in diocesi, secondo le precise indicazioni del vescovo padre Giovanni Scanavino. Ma la carità non è semplicemente un’attenzione annuale o il tema per un convegno; per la diocesi diviene, ancora una volta, una scelta concreta che si manifesta in un’opera-segno che in quel programma trova le sue radici ed il suo significato. In questo contesto si colloca la scelta di aprire anche in diocesi una Casa di accoglienza come già ne esistono altre in Umbria, destinata all’accoglienza di persone in difficoltà, che sorgerà nel piccolo centro di Villa San Faustino, frazione del Comune di Massa Martana. Da qualche giorno sono iniziati infatti i lavori di sistemazione della struttura, che è stata individuata grazie alla disponibilità della parrocchia di Massa, che ha messo a disposizione due edifici e dei terreni adiacenti all’abbazia di San Faustino. Dalle sinergie con la Caritas diocesana è nato così il campo di lavoro che, dal 24 al 30 aprile, si svolge presso la struttura della nuova casa di accoglienza, che ha coinvolto, oltre a un gruppo di ragazzi provenienti da Spoleto, Foligno, San Fatucchio, dove si trovano le altre case di accoglienza Caritas dell’Umbria, anche giovani ed adulti di Todi, Massa Martana, Orvieto e Porano. Al cantiere incontriamo anche don Francesco Valentini, il parroco di Massa Martana che sta seguendo da vicino i lavori di ristrutturazione. Don Francesco spiega come verrà sistemata la casa. Nel frattempo, nel cortile è tutto un brulicare di volontari, lunedì pomeriggio: alcuni stanno lavorando all’aperto, nell’area intorno alla casa, mentre altri hanno iniziato la sistemazione del pian terreno di una delle due ali della Casa di accoglienza. Il clima che si respira, nonostante la polvere ed il rumore delle demolizioni, è di grande ottimismo e di fiducia; tutti si impegnano alacremente e nessuno si sottrae alla fatica, perché, come dice un ragazzo che sotto un sole cocente sta liberando il terreno da alcuni pali di cemento, vestigia di una vecchia vigna, ‘quello che va fatto, anche se impegnativo, va fatto’.

AUTORE: Francesca Carnevalini