Cascia: il giorno della festa

Migliaia di fedeli hanno festeggiato santa Rita. L'omelia del card. Martino

Come ogni anno le festività dedicate a santa Rita hanno fatto affluire a Cascia una gran moltitudine di persone, ma mai come quest’anno il flusso di gente è stato continuo e ininterrotto sin dai giorni precedenti la festa. Tutto è cominciato venerdì 20 maggio presso l’Auditorium Santa Chiara dove c’è stata la presentazione delle donne cui è stato conferito il Riconoscimento internazionale Santa Rita: sorella Giuseppina Sala, Maria Giovanna di Nomadelfia ed Enza Sampò. Il giorno successivo, vigilia della festa, è stato rievocato il momento della morte di santa Rita durante la celebrazione del Transito presieduta da mons. Gino Reali, vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina. In serata è stato suggellato il gemellaggio con Ostia: sul sagrato della basilica di Santa Rita è stato acceso il tripode votivo con la fiaccola benedetta in piazza San Pietro dal Santo Padre Benedetto XVI. La fiaccola, portata con staffette da Ostia a Cascia è stata scortata da Roccaporena, dove era giunta nel pomeriggio, fino a Cascia da numerosi motociclisti casciani e da altri tra cui un gruppo proveniente da Terni. Cascia ha accolto la fiaccola illuminata da migliaia di lumini che rievocano quanto successe nel 1447, quando si diffuse la notizia che suor Rita stava morendo e tutti i casciani si recarono presso il monastero con dei lumini pregando per colei che consideravano già Santa. Il 22 maggio, giorno della festa di santa Rita, la giornata è cominciata alle 5 con il suono festoso di tutte le campane della città. Alle 10 del mattino è giunta da Roccaporena, paese natale della Santa, la processione che a Cascia si è unita al corteo storico che, percorrendo le vie interne di Cascia, è giunto presso la basilica di Santa Rita dove c’è stata la benedizione delle rose. Il solenne pontificale delle 11 è stato presieduto dal card. Raffaele Martino con mons. Riccardo Fontana, padre Alexandro Moral con i sacerdoti e i religiosi agostiniani. Nel ringraziare per l’invito, il card. Raffaele Martino, ha richiamato la memoria di santa Rita come ‘esempio fulgido di una vita cristiana vissuta tutta nell’amore verso Dio e nella carità verso il prossimo, attraverso un impegnativo itinerario di testimonianza di valori evangelici del perdono, della riconciliazione degli animi, del sacrificio e della pace’. Facendo poi riferimento alla ricorrenza della Ss.ma Trinità, il Cardinale ha poi incitato: ‘Preghiamo la Trinità affinché imprima anche in noi questo ‘sigillo d’amore’ e ci renda capaci di perdono e riconciliazione’. ‘La vendetta, l’amor proprio, l’arroganza – ha concluso il Cardinale – non conducono mai al dialogo, all’intesa fraterna, alla pace. Quanti dissidi, quante inimicizie, quante guerre si sarebbero potute evitare, se gli uomini si fossero messi nei panni degli altri, avessero con umiltà e realismo considerato che non necessariamente le proprie ragioni fossero inoppugnabili’. Di solito, durante la messa del pomeriggio del 22 maggio, veniva celebrata la giornata della vocazione famigliare e si procedeva anche alla benedizione delle moto. Da quest’anno si è deciso di anticipare la giornata della vocazione famigliare alla seconda domenica e di posticipare all’ultima domenica di maggio la giornata degli automobilisti.

AUTORE: M.Laura Di Lodovico