C’è bisogno di scelte contro l’isolamento

Goracci-bis e i tanti problemi del territorio cittadino

Archiviata la stagione delle consultazioni elettorali che ha caratterizzato in pratica i primi sei mesi dell’anno, per Gubbio ed il comprensorio si aprono stagioni altrettanto intense che chiamano in causa problemi vitali di natura infrastrutturale ed istituzionale. Li ha ricordati il sindaco Goracci all’indomani della sua rielezione in una lettera inviata alla presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti; sono emersi in occasione della seduta di insediamento del Consiglio comunale e di quella, ordinaria, della Comunità montana Alto Chiascio. Per risolverli sarà necessario uno scenario di impegno unitario e solidale da parte della politica e delle forze economico-sociali, depurato però dalle tossine della competizione elettorale, svincolato dallo sport dei ‘sassolini nelle scarpe’ (quasi una ‘cava’ nella prima riunione della massima assise cittadina), nella consapevolezza che maggioranza e minoranza hanno ruoli essenziali da svolgere in un contesto però di reciproca stima e rispetto. Parlavamo di problemi. Vediamoli in rapida sintesi. Per un territorio che lotta da anni per uscire da un penalizzante isolamento viario (sia stradale che ferroviario), il futuro della Perugia-Ancona e soprattutto del tratto di Valfabbrica appare preoccupante. Mancano risorse, si parla di inadempienze da parte dell’Anas tali da costringere l’impresa Grassetto a minacciare di andarsene. Sono insorti i sindacati, ma il rischio che la conclusione dei lavori si allunghi di anni è concreta. Sulla Ancona-Perugia l’Eugubino-gualdese ha scommesso per ‘avvicinarsi’ a Perugia ed ai grandi assi di comunicazione. Così le prospettive saltano. A livello istituzionale incombe la riforma degli enti endoregionali; il progetto predisposto alla Regione per le Comunità montane fissa sotto i 25mila abitanti il tetto obbligatorio per farne parte. Da quell’Alto Chiascio, che entro il 20 agosto inaugurerà a Pian delle Macinare (Costacciaro) il secondo ingresso per le celebri grotte di monte Cucco (le più lunghe e profonde d’Europa), viene esclusa Gubbio. Una scelta che molti definiscono penalizzante per tutto il territorio. Il dibattito è appena iniziato, ma la strada è ancora lunga; un primo ‘no’ è arrivato dal Consiglio comunale di Gubbio sulla base di un ordine del giorno sollecitato da un’iniziativa del consigliere Chiocci (An).

AUTORE: Giampiero Bedini