Cerchiamo le cose del cielo!

DIOCESI. Messaggio del vescovo mons. Ceccobelli per la Settimana santa. Un invito a risorgere spiritualmente, e 'un pensiero particolarissimo, con grande affetto, a tutti i malati'

In occasione della santa Pasqua il Vescovo, mons. Mario Ceccobelli, ha indirizzato ai fedeli ed alle autorità della diocesi una lettera con la quale, oltre agli auguri, richiama il cammino compiuto nel periodo quaresimale e rivolge un ‘pensiero particolarissimo’ agli ammalati. Questo il testo: Carissimi, voglio condividere con voi tutti la gioia della Pasqua. La preparazione è iniziata con l’austero segno delle Ceneri ed abbiamo proseguito con la guida della liturgia quaresimale che, giorno dopo giorno, ci ha fornito la ‘Parola’ illuminante per la revisione della nostra vita di fede. Ci siamo anche incamminati verso il cuore della Settimana santa con le ‘stazioni quaresimali’. Ci ha fatto strada, giorno dopo giorno, la prima lettera di Pietro, il testo sacro scelto dai vescovi per preparare la Chiesa italiana al IV Convegno ecclesiale di Verona (16-20 ottobre 2006), che ha come tema: ‘Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo’. Auguro a tutti i fedeli di riaprirsi alla vita. La Risurrezione di Gesù, resa attuale per noi dalla liturgia della Chiesa, ci dà la possibilità di risorgere con Cristo e, come dice l’apostolo Paolo, di cercare le ‘cose’ del cielo, sfuggendo alla seduzione delle ‘cose’ della terra che riducono l’orizzonte della vita all’immediato e al contingente, e non possono saziare le grandi aspirazioni dell’animo umano. Gesù risorto ci apre gli orizzonti del cielo e dell’eternità. Sia per tutti la Pasqua, fonte di gioia, di vita, di speranza, di risurrezione! Questo augurio lo rivolgo anche a chi, pur battezzato, non si sente di appartenere più alla Chiesa. Non voglio e non posso giudicare quali vicende abbiano influito in maniera tanto pesante da spegnere la fede; ma voglio sperare che lo Spirito di Gesù Risorto torni ad illuminare le menti e i cuori di tutti. Un pensiero particolarissimo, con grande affetto, a tutti i malati: che la corrente irresistibile della Vita li pervada corpo e anima. Che la pesantezza della croce, così dura e a volte così apparentemente assurda, si dilegui, nell’anima ma anche nel corpo, al primo suono festoso delle campane della santa notte pasquale. A questi voti augurali, si unisce anche il vescovo emerito Pietro. Il nostro vuole essere un augurio rispettoso, caldo e fraterno, anche alle Autorità civili e militari, e a tutti gli uomini di buona volontà, accompagnato dalla nostra preghiera e dalla nostra benedizione.

AUTORE: ' Mario Ceccobelli