“Ci sei necessario Cristo”

Intervista al Vescovo nell’imminenza del Natale

Ultimi giorni prima di Natale. L’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti non si tira indietro quando le comunità parrocchiali, i gruppi o le singole persone chiedono di incontrarlo. E gli inviti non sono mancati anche in questo tempo di Avvento, ma vorrebbe poter raggiungere tutti con un sorriso, un abbraccio, una parola per far riecheggiare nella nostra quotidiana esistenza il grido dell’Avvento: “Coraggio non temete, il vostro Dio viene a salvarvi!”. Mons. Bassetti, lei ha visitato la zona colpita dal terremoto subito dopo la scossa che ha portato tanto spavento e ha lesionato 6 chiese, che non saranno aperte a Natale. “Sono vicino alle comunità ferite dal sisma e sono tenuto al corrente della situazione dai parroci e dalla Caritas diocesana, ma in questi giorni andrò di persona a portare un saluto, a offrire la nostra vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto”. Natale si avvicina, le vetrine e le strade sono tutte illuminate, ma molti dicono che “si sente poco”. Perché?“È giusto domandarci dove sia la sorgente di questa festa. Nel mondo pare sia scesa una notte di fame, di terrore, di oppressione. È la tristissima notte della violenza e dei diritti negati: il diritto alla vita fin dal seno materno, il diritto all’istruzione, alla salute, a invecchiare, a non morire di sete o di fame. Ma anche da noi c’è bisogno di Natale. Troppa apparenza, troppa arroganza nei rapporti interpersonali, troppe contrapposizioni dannose nel mondo della politica! Non mancano segni di crisi in molte famiglie e la tendenza a rifugiarsi nel privato, a scapito del bene comune”. Davanti a queste situazioni negative che sono più grandi di noi, cosa può dirci la festa del Natale?“Questo Natale dovrebbe un po’ tutti farci riflettere, richiamandoci a una vera conversione del cuore, troppo immerso nell’egoismo materialistico. Mai come ora sentiamo la necessità del Natale di Gesù. Mi vengono in mente le parole di Paolo VI che diceva: ‘Di Te, Cristo, abbiamo bisogno! Tu ci sei necessario, o Cristo, fratello primogenito del genere umano, per ritrovare le ragioni vere della fraternità fra gli uomini; i fondamenti della giustizia, i tesori della carità, il bene sommo della pace. Tu ci sei necessario o Cristo, o Signore, o Dio con noi, per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità, nel cammino della nostra vita faticosa, fino all’incontro con te amato, con te atteso, con te, benedetto nei secoli’. Ecco, è lui, il Cristo, la sorgente della nostra speranza, che affonda le radici nella fede e rafforza lo slancio della carità”. Cosa vuol dire, qui e oggi, speranza? “Come ha detto Benedetto XVI, la comunità cristiana è chiamata a essere testimone e messaggera di questa speranza cristiana. Una ‘speranza operosa’ che, nell’attesa dei ‘cieli nuovi’ e della ‘terra nuova’ in cui abiterà la giustizia, ci stimola a fare quanto è in nostro potere per rendere fin d’ora la società presente più aderente al disegno di Dio”. Chi ha bisogno di speranza? “Tutti, ma credo che in particolare ne abbiano bisogno i nostri giovani che sono prigionieri della precarietà del lavoro, che non guardano al futuro con la necessaria serenità. Ne hanno bisogno le famiglie, dove i rapporti si allentano troppo facilmente, dove le difficoltà economiche si fanno sentire, e sono tante quelle che si rivolgono alla Caritas e chiedono il contributo del Fondo di solidarietà delle Chiese umbre. C’è bisogno di speranza anche nella politica, che è turbata da una conflittualità che pare insanabile, ma che si deve superare affinché prevalgano il dialogo e il bene comune”. Dieci punti per saper accogliere il Natale Cosa suggerirebbe ai suoi fedeli per prepararsi al Natale? Mons. Bassetti pensa un attimo, poi mi mostra un foglio. “Sono gli appunti della mia meditazione di questa mattina. Ecco darei questo ‘decalogo’ “. Poi comincia a leggere dal principio e sottolinea “Per prima cosa dobbiamo ricordare che il Natale è un dono da accogliere, prima ancora che da celebrare”. Ed ecco i suoi dieci punti per riflettere e prepararsi al Natale.» La PACE è un dono da accogliere, più ancora che da costruire.» Il BENE, nonostante le apparenze, vince il male.» Tutte le ricchezze materiali del mondo non bastano a riempire il CUORE dell’uomo.» Dare un sorriso e diffondere un po’ di GIOIA viene prima di tutto il resto.» Credere che il mondo è abitato da Dio, per poter lavorare con SPERANZA.» FIDARSI degli uomini, perché Dio si è fidato di me.» Stimare le persone non per quello che hanno, ma per quello che portano nel CUORE.» Convincersi ogni giorno che non si può essere FELICI da soli.» Nonostante tutto,credere che il mio è il Dio di coloro che CANTANO.» È NATALE quando, come i pastori, so chinarmi su un bambino e vedo in lui il volto del mio Dio.† Gualtiero BassettiArcivescovoNatale 2009

AUTORE: Maria Rita Valli