Cittadini di un mondo nuovo

Il mondo deve essere cambiato, ma è proprio la missione della gioventù, cambiarlo!’. È stata una grande cosa, l’incontro dei giovani con il Papa a Loreto, anche inaspettata, non solo nelle dimensioni, ma proprio nella profondità. Ne è uscito un dialogo intenso, forte, che è rimbalzato in televisione, con grande audience, ma soprattutto è zampillato verso il futuro di questa nostra società in cerca di senso e di misura, in cerca di un ruolo per una gioventù che cerca, reclama, orizzonti non banali e sa vivere esperienze forti, di fede, di testimonianza, di speranza. Fatti che non fanno notizia, ma che fanno bene alla società, che danno sostanza all’esortazione all’Angelus perché i giovani siano ‘portatori di un Vangelo non astratto, ma incarnato nella vostra vita’. C’è spazio anche per la politica, nel dialogo dei giovani con Benedetto XVI, una politica presa per il verso giusto, che è quello meno scontato, più lontano dalle polemiche quotidiane. Anche qui il Papa ha dato un orientamento preciso: ‘Seguire Cristo, cari giovani, comporta lo sforzo costante di dare il proprio contributo all’edificazione di una società più giusta e solidale, dove tutti possano godere dei beni della terra’. Ha parlato di volontariato, di promozione del bene comune, di pace, di giustizia: la politica, l’impegno politico non può non attingere ai grandi ideali e, nello stesso tempo, alla coerenza della vita: ‘Non abbiate paura di apparire diversi e di venire criticati per ciò che può sembrare perdente o fuori moda. Andate controcorrente, siate critici, siate vigilanti’. Il Papa offre delle consegne esigenti: ‘Uno stile di vita sobrio e solidale; relazioni affettive sincere e pure; un impegno onesto nello studio e nel lavoro; l’interesse profondo per il bene comune’. Si rovescia così la prospettiva per cui ‘tutto sembra concentrato nei grandi centri del potere economico e politico’, ove ‘le grandi burocrazie dominano e chi si trova nelle periferie realmente sembra essere escluso da questa vita’.Questo, però, alla lunga non regge, come dimostra la questione ambientale, proprio nel giorno scelto per la Giornata nazionale per la salvaguardia del creato, quest’anno dedicata all’acqua, ‘un bene preziosissimo che, se non viene condiviso in modo equo e pacifico, diventerà purtroppo motivo di dure tensioni e aspri conflitti’.Proprio sul terreno della questione ambientale si può sperimentare una nuova prospettiva, un cambiamento di mentalità che parte dalla persona e arriva al bene comune della società: ‘Prima che sia troppo tardi, occorre adottare scelte coraggiose, che sappiano ricreare una forte alleanza tra l’uomo e la terra, per invertire quelle tendenze che rischiano di portare a situazioni di degrado irreversibile’. È la traccia di un impegno di popolo, senza ideologie, che vede i cristiani in prima fila, che tiene tutti insieme, in un’agorà che si apre al mondo.

AUTORE: Francesco Bonini