Da Perugia al mondo per l’annuncio del Vangelo

La Comunità Magnificat riceve il decreto di riconoscimento dalla Santa Sede come associazione internazionale di fedeli

Nata a Perugia e diffusa in tutta Italia, e ora anche in altri Paesi del mondo, la Comunità Magnificat riceve il 19 gennaio in Vaticano il riconoscimento come “associazione internazionale di fedeli”. Un’esperienza ecclesiale nata nella parrocchia perugina di San Donato all’Elce nel 1978 è divenuta così un dono per la Chiesa universale.

La consegna del decreto di riconoscimento il 19 gennaio

La consegna del decreto di riconoscimento e di approvazione dei nuovi statuti ad experimentum per cinque anni si tiene venerdì 19 presso la sede del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, l’ufficio della Santa Sede, competente per l’accompagnamento della vita e dello sviluppo delle aggregazioni di fedeli e dei movimenti ecclesiali. È suo compito, infatti, riconoscere formalmente quelli che hanno un carattere internazionale e approvarne gli statuti.

Il riconoscimento a 45 anni dalla nascita della Comunità Magnificat

Il riconoscimento di un carisma da parte dell’autorità ecclesiastica è sempre un bene per tutto il popolo di Dio. È questo il senso di un riconoscimento canonico che giunge a 45 anni dalla nascita della Comunità, sorta dall’esperienza del Rinnovamento carismatico cattolico, e che ha raggiunto ben presto una fisionomia propria. Con la sua evangelizzazione, promossa soprattutto con i seminari di “vita nuova nello Spirito”, ha contagiato numerosi fedeli alla ricerca di un’esperienza di vita cristiana in un impegno stabile.

Dalla diocesi di Perugia la diffusione in altre regioni d’Italia e oltre

La vita eucaristica che ha contraddistinto da subito la Comunità, con la messa quotidiana e la promozione dell’adorazione eucaristica, ha dato sempre impulso all’opera di evangelizzazione. Dalla diocesi di Perugia-Città della Pieve e da varie diocesi umbre si è in un primo tempo diffusa in numerose regioni d’Italia, per poi, all’inizio degli anni Duemila, sconfinare in Romania, dove è ora presente in più città. Quindi in Turchia, con una fraternità a Istanbul; in Argentina e, da poco, anche in Uganda e Pakistan.

L’incoraggiamento del card. Bassetti al dialogo con il Vaticano

Il riconoscimento diocesano, ricevuto in un primo momento nel 1995 dal card. Ennio Antonelli, allora arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, poi confermato dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti nel 2004, non sembrava più adeguato davanti a una diffusione in Paesi così diversi e lontani. È stato il card. Gualtiero Bassetti, quindi, a incoraggiare la Comunità a rivolgersi al Dicastero per i laici, la famiglia e la vita per iniziare un dialogo durato alcuni anni, e che si è concluso a dicembre.

L’8 dicembre 1978 la nascita della Comunità

Il decreto di riconoscimento, infatti, porta la data dell’8 dicembre 2023, solennità dell’Immacolata Concezione, che richiama quell’8 dicembre 1978 quando un gruppo di laici, composto dalle famiglie di Tarcisio Mezzetti e della sorella Agnese, e alcuni giovani, hanno formalmente avviato la Comunità nella parrocchia perugina di Elce.

Maria Rita Castellani: “Una responsabilità più ampia nell’evangelizzazione”

L’attuale moderatore generale è la perugina Maria Rita Castellani, già impegnata in diocesi, insieme al marito Gianluca, nella pastorale familiare. “Gioia e gratitudine sono i sentimenti con cui accogliamo questo riconoscimento dalla Chiesa – ha detto per l’occasione a La Voce. – Ringraziamo il Signore per questo passaggio di vita così importante per tutti noi. È una chiamata ad avere uno sguardo nuovo sul mondo e a lasciarci guidare dalla creatività dello Spirito che ci investe di una responsabilità più ampia, rispetto alla missione locale che abbiamo avuto fino ad ora. Una chiamata rinnovata per mettere ancora a frutto il dono ricevuto con linguaggi e modalità attenti al cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, per raggiungere nuovi ambiti e, soprattutto, le nuove generazioni”.

Le opere di carità della Comunità Magnificat

Con il tempo, l’evangelizzazione della Comunità Magnificat si è contraddistinta anche con varie opere di carità: sostegno a distanza per i bambini disagiati della Romania (i progetti di Operazione Fratellino), l’aiuto economico a un orfanotrofio in Uganda, l’invio di denaro in Siria per il progetto “Latte per tutti”, avviato nei momenti più duri della guerra, solo per citarne alcuni: tutte opere che la Comunità porta avanti attraverso la Fondazione Magnificat Ets.

Le associazioni internazionali di fedeli riconosciute dalla Santa Sede

Con la comunità Magnificat salgono a 117 le associazioni internazionali di fedeli riconosciute o erette dalla Santa Sede tramite il Pontificio Consiglio per i Laici, prima, e il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, oggi.

Tra esse si trovano i maggiori movimenti ecclesiali oggi più diffusi, come la Fraternità di Comunione e Liberazione, il Movimento dei Focolari, la Comunità di Sant’Egidio; e realtà più piccole, nate dal carisma di istituti religiosi, o comunità carismatiche diffuse nel mondo. Ci sono associazioni note, come alcune federazioni dello scoutismo, il Forum Internazionale di Azione Cattolica; altre di più antica data, come l’Associazione Internazionale delle Carità fondata da san Vincenzo de’ Paoli, e movimenti storici come la Legio Mariae.

Molti di essi sono certamente il frutto del grande impulso dato da quella “primavera della Chiesa” sbocciata con il Concilio Vaticano II, ma molti altri sono nati in contesti ed epoche diverse, dando in ogni caso un grande impulso all’azione apostolica della Chiesa, una testimonianza del valore e del vigore dell’apostolato associato dei laici. “Un chiaro segno della vitalità della Chiesa” – ha avuto occasione di dire papa Francesco – “una forza missionaria e una presenza di profezia che ci fa ben sperare per il futuro” (16 settembre 2021).

Francesca Acito

 

 

LASCIA UN COMMENTO