Cordiale e proficuo incontro

Perugia. Il neo-ambasciatore di Israele presso la Santa Sede in visita al vescovo Bassetti
Mons. Gualtiero Bassetti e l’ambasciatore Zion Evrony

A circa due mesi dal suo insediamento, il neo ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Zion Evrony, non ha esitato a visitare la nostra Umbria dopo aver presentato le credenziali al Santo Padre Benedetto XVI il 28 settembre scorso. Evrony è nato nel 1949 in Iran ed è immigrato un anno più tardi in Israele. È stato consigliere speciale per gli Affari accademici del Direttore generale del ministero degli Affari esteri ed ha ricoperto importanti ruoli diplomatici, fra cui ambasciatore di Israele in Irlanda e console generale negli Stati Uniti, ed ha svolto un’intensa attività giornalistica pubblicando sull’International Herald Tribune e sul quotidiano israeliano Ha’aretz. È molto interessato a conoscere la storia e l’arte dei Paesi che lo ospitano.

L’ambasciatore Evrony ha condotto la sua prima visita ufficiale a Perugia insieme alla sua signora, Rita, lo scorso 20 novembre.

Molto cordiale è stato l’incontro con l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, avvenuto nel palazzo arcivescovile, al quale hanno preso parte padre Giulio Michelini, studioso della Bibbia e conoscitore della storia d’Israele, e mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo. Quest’ultimo ha guidato l’illustre ospite e la sua signora nella visita al Museo capitolare, agli scavi sottostanti il complesso architettonico di San Lorenzo e alla stessa cattedrale. L’ambasciatore è rimasto molto affascinato dalle opere d’arte, dai reperti risalenti alle epoche etrusca e romana fino a quella cristiana.

Il colloquio con mons. Bassetti è proseguito durante un pranzo sobrio presso “Casa Sacro Cuore” durante il quale sono stati trattati temi del dialogo ebraico-cristiano, e l’Arcivescovo ha raccontato del recente pellegrinaggio in Israele di oltre 200 fedeli umbri. L’ambasciatore ha espresso la speranza che i pellegrini continuino a visitare i Luoghi santi d’Israele e che nel loro viaggio includano anche località ed esperienze che permettano di meglio comprendere la cultura e lo stile di vita in Israele.

A conclusione della visita, l’ambasciatore e signora hanno manifestato il proprio ringraziamento per la splendida accoglienza loro riservata e per la dimostrazione di amicizia verso Israele e il popolo ebraico.

L’Arcivescovo e l’ambasciatore hanno espresso un concorde auspicio per un rapido “cessate il fuoco” (vedi pagina 3) e fervidi auguri di una pace duratura per la felicità dei due popoli che si trovano a vivere insieme nella stessa terra benedetta e amata dalle tre religioni monoteistiche. Ebrei, cristiani e musulmani riconoscono, infatti, in Abramo il padre della fede che essi sono chiamati a professare e a testimoniare nel mondo con il comune impegno a difesa della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato.