Da Mocaiana la luce per la scuola di Mikombe

L'idea di portare energia elettrica alla scuola del Malawi è nata su iniziativa della scuola media del paese eugubino: da uno scambio epistolare tra studenti l'impegno a raccogliere fondi per realizz

Tra la scuola media di Mocaiana ed una primaria di Mikombe nel Malawi è stato attivato un canale di solidarietà che non intende fermarsi. “A Mikombe servono tante cose – aggiunge Paola Avorio, coordinatrice di un po’ tutto il programma per deleghe del corpo docente – e speriamo di essere in grado di esaudire i desideri degli studenti africani. È una prospettiva gratificante, ma richiede notevole impegno e disponibilità. Noi faremo di tutto per non deludere le aspettative”. È la sintesi di un progetto singolare, che trasuda sensibilità e coinvolgimento umano ed affettivo. Un rapporto allacciato per finalità didattiche, per approfondire la conoscenza della lingua inglese, si è trasformato infatti, nel tempo, in testimonianza di autentica amicizia e di straordinaria compartecipazione, tanto da meritare l’attenzione e la stima di ambienti estranei al mondo scolastico. Protagonisti i sessanta studenti della scuola media di Mocaiana, frazione a pochi chilometri dal capoluogo eugubino, che da anni ormai hanno individuato come interlocutori privilegiati per affinare la lingua straniera prescelta, i seicento “colleghi” di una primaria di Mikombe, un villaggio del Malawi, lo Stato dell’Africa sud orientale che si affaccia sulle rive del lago Niassa. Decisivo e suadente il consiglio di un italo malawiano che aveva frequentazioni sia con Mocaiana che con la sua realtà d’origine. L’iniziativa ha preso corpo con una certa curiosità, ma i risvolti socio-umanitari hanno finito per prendere il sopravvento, una volta che la corrispondenza ha portato in superficie una realtà fatta di difficoltà di ogni tipo, espressione di un Malawi che non a caso è il settimo paese più povero del mondo. I ragazzi allora, con l’entusiasmo tipico dell’età, incoraggiati dai loro docenti (a cominciare dalla docente di inglese Paola Avorio) hanno deciso di impegnarsi in prima persona per aiutare concretamente quelli che erano ormai “amici” meno fortunati. È stato varato così il “Progetto luce al sole” allo scopo di portare la corrente elettrica alla scuola di Mikombe. Diciotto milioni delle vecchie lire la spesa necessaria, messa insieme con una serie di iniziative: dal giornalino, a mostre, da “pesche di beneficenza” ad un mercatino di oggetti quasi dimenticati, per arrivare alla richiesta di aiuto ad enti ed istituzioni. La vicenda ha coinvolto anche il presidente della Repubblica Ciampi, che ha manifestato la sua solidarietà dando la spinta decisiva. Il “generatore”, inaugurato nel mese di agosto, ora funziona e finalmente scuola ed asilo hanno un’illuminazione adeguata. Il canale di solidarietà però non si ferma qui. Ha inquadrato altri problemi da risolvere: un pozzo ed una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, le porte per l’asilo, l’acquisto di materiale didattico. Un bell’esempio che meritava di essere conosciuto e possibilmente imitato, anche perchè nasconde gesti singoli di non poco valore. A Mikombe gli studenti sono circa seicento ed ognuno di essi aspetta una sua lettera personale; per non deluderli i “colleghi” di Mocaiana debbono farsi carico di una media di dieci lettere a testa, possibilmente diverse: così si migliora sicuramente l’inglese e si sprigiona la fantasia, anche se aumenta il sacrificio e le ore di studio. È un progetto formativo sotto tutti gli aspetti.

AUTORE: (G.B.)