Da tutta Italia arrivano a Bolsena e Orvieto le confraternite del SS. Sacramento

Convocate dalla conferederazione per la conclusione dell'Anno Eucaristico, hanno scelto le città custodi delle reliquie del Miracolo eucaristico

Sessantasette confraternite, provenienti da 10 regioni d’Italia, complessivamente 1.200 persone, si sono date appuntamento a Bolsena ed Orvieto sabato 24 e domenica 25 settembre. Erano state convocate qui dalla loro Confederazione per la conclusione dell’Anno dell’eucaristia. ‘La scelta di Bolsena ed Orvieto, città custodi del miracolo del Sacro Corporale, è stata la più indicata per metterci in completa e comune sintonia con il nostro cammino’ per rinnovare la nostra fede, la nostra pietà popolare e i nostri propositi di carità’: così il presidente della Confederazione Francesco Antonetti. Il vescovo diocesano, mons. Giovanni Scanavino, accogliendone la proposta, aveva così invitato la Chiesa particolare a vivere l’evento: ‘Nell’Anno dedicato dal santo Padre Giovanni Paolo II all’eucaristia, è bello che le confraternite d’Italia, abbiano a ritrovarsi per rendere culto al Miracolo eucaristico e per rafforzare la propria vita battesimale e confraternale con il farmaco di vita, il pane dei pellegrini. Gesù è la luce del mondo e proprio attraverso il mistero del suo totale nascondimento, l’eucaristia, si fa mistero di luce che illumina la vita degli uomini’. Contenuti questi, che nessuno può verificare quanto siano passati nel cuore e nella vita dei partecipanti all’evento; ma che certamente lo qualificano come momento significativo della chiamata a mettere l’eucaristia al centro della vita cristiana, vero scopo dell’Anno dell’eucaristia. I segni esterni sono grandiosi: la variegata fioritura di colori delle vesti e dei labari ha reso quasi una ‘primavera’ le strade delle due cittadine; i crocifissi della Liguria, poi, hanno ridato evidenza al Cristo in croce, che dell’eucaristia è ‘vittima e sacerdote’. Colpiva tutti e ne chiedevano il motivo, l’incedere solenne delle croci rivolte ai due lati della strada, proprio per incontrare ‘in presa diretta’ gli sguardi della gente. Le spalle possenti dei portatori liguri raccontavano, allo stesso tempo, tutte le fatiche del vivere umano e l’umile impegno a non lasciare solo Gesù a portare la Croce. Giunti in cattedrale, si fa appena in tempo a lodare Dio per la meraviglia di fede e di arte che ci si para davanti nella stupenda facciata del Maitani, che l’ingresso del Sacro Corporale portato al centro dell’Assemblea per la messa, assicura a tutti i convenuti che il Signore, ancora una volta, saprà raccogliere i dubbi e le speranze di ciascun pellegrino e ricolmarlo dell’umile e appagante certezza della fede. Tante altre cose sono accadute nello spazio di queste 24 ore; ciascuna meriterebbe di essere raccontata, quantomeno per ringraziare quanti se ne sono fatti carico e ne sono stati protagonisti. Una, forse, merita di essere riferita, quasi icona di questa giornata: dopo tanti decenni, proprio in occasione del cammino delle confraternite, ad Orvieto è rifiorita l’antica confraternita del Santissimo Sacramento. Era sembrato infatti un controsenso, che proprio mentre da tante regioni d’Italia si veniva a cercare ad Orvieto sostegno ed ispirazione alla propria fede eucaristica, qui non ci fosse un gruppo di persone che ne raccogliesse l’esempio. Non è un buon segno?

AUTORE: Italo Mattia