Dall’VIII secolo San Valentino è patrono anche di una città tedesca

Si tratta di Passau che ne conserva alcune reliquie

A Terni dal 1664. A Passau, città tedesca, addirittura dal 764. Stiamo parlando di san Valentino e degli anni cui è stato proclamato patrono sia di Terni che di Passau.Passau (in italiano Passavia) è una città della Baviera, a pochi chilometri dal confine con l’Austria, percorsa da tre fiumi: il Danubio, l’Inn e l’Ilz. Qui san Valentino è copatrono unitamente a san Massimiliano, mentre patrono è santo Stefano. Le notizie e la documentazione fotografica ci sono state fornite dalla collega e critica d’arte Franca Calzavacca, che ringraziamo. Dunque, in una città tedesca San Valentino, vescovo, è copatrono dall’VIII secolo. Si legge in una pubblicazione della città bavarese: “Quando nel 739 S. Bonifacio venne a Passavia per incarico del Papa, confermò ufficialmente il vescovado esistente; la chiesa di Santo Stefano divenne, così, cattedrale diocesana. In seguito al trasferimento delle reliquie del successivo patrono episcopale S. Valentino (764), essa divenne ancora più importante”. Poi, nel 985, nella chiesa episcopale che sorse ove c’è l’attuale duomo, vi furono portate anche le reliquie di S. Massimiliano “che da allora divenne, accanto a S. Valentino, il secondo patrono episcopale”. La figurazione dei tre santi è contenuta in un messale datato 1505, conservato a Passau. Non vi è alcun dubbio che San Valentino sia raffigurato come vescovo, in quanto ha in testa la mitra mentre con la mano destra regge il pastorale. San Valentino vescovo, quindi. E poiché l’unico santo con questo nome ad essere vescovo è il patrono di Terni, non appare difficile affermare che il copatrono di Passau sia proprio il vescovo i cui resti sono conservati nella basilica dedicata al suo nome a Terni. Sarebbe certamente interessante approfondire i motivi delle scelte della città tedesca di considerare come protettore, unitamente a santo Stefano e san Massimiliano, anche san Valentino. E conoscere quali elementi “biografici” del Santo possieda Passau e come la città sia pervenuta in possesso delle reliquie. Sta di fatto che la scelta del protettore risale a quasi mille anni prima di quella fatta da Terni. Quest’ultima, lo ricordiamo, avvenne nel 1664 quando il Consiglio di credenza, che possiamo considerare come l’attuale consiglio comunale, decretò di volere come patrono il Santo decapitato contro il parere del clero che “preferiva” sant’Anastasio. Però, molto “democraticamente” il pontefice Urbano VIII, rispettoso del parere della componente rappresentativa della città, con proprio Breve apostolico decretò San Valentino come protettore principale di Terni. Negli anni più recenti, poi, come è noto, sulla base di tradizioni anglo-sassoni, è stato anche considerato protettore degli innamorati. Chissà se nella città tedesca, oltre che copatrono, sia considerato anche protettore degli innamorati? Una ricerca storica, magari affidata a qualche giovane ricercatore, potrebbe fornire lumi e riservare sorprese anche suggestive. Per ora ci limitiamo a segnalare il fatto. E cioè che una importante città tedesca consideri il “nostro” santo come copatrono. Su San Valentino tutto o quasi è da scoprire, con metodologia e criteri scientifici, essendo la sua figura avvolta da storia e leggenda. Quel che è certo è che il suo nome ricorre in varie nazioni che, addirittura, ne rivendicano i natali. E se certe pretese appartengono più alla leggenda che alla storia, la realtà è che questo santo ha legami indistruttibili con la città di Terni.

AUTORE: Mino Valeri