Pubblichiamo il Decreto di indizione della visita pastorale del vescovo mons. Pellegrino Tomaso Ronchi alla diocesi”Amati fratelli e sorelle di questa Chiesa santa di Dio che è in Città dì Castello, in una mia comunicazione del 15 agosto 1997 avevo espresso il desiderio di compiere un’organica “Visita pastorale alla diocesi”. Nei consigli presbiterale e pastorale e nella “Assemblea annuale del clero” mi venne suggerita l’opportunità di differirla a dopo la celebrazione del “Grande Giubileo dell’Anno 2000”, essendo i sacerdoti e le parrocchie già molto impegnati, nel triennio 1997-1998-1999, nell’attuazione del programma indicato da Giovanni Paolo II nella Tertio Millennio Adveniente. In questi dieci anni, da quando il Papa mi ha affidato il servizio di guida spirituale della diocesi, ogni anno ho visitato tutte le comunità parrocchiali, particolarmente in occasione della preparazione e celebrazione della Cresima, di feste patronali, missioni popolari, anniversari sacerdotali, funerali e visite informali. Ho avuto così modo di apprezzare il servizio di tanti uomini, donne e giovani di buona volontà, impegnati nella catechesi, nell’animazione di associazioni, gruppi, comunità e movimenti ecclesiali, nel volontariato, nella scuola, nell’assistenza socio-sanitaria nell’ospedale comprensoriale e strutture a servizio degli anziani e delle persone in difficoltà. Ringraziando il Signore, ottimi sono sempre stati i miei rapporti anche con le autorità istituzionali, civili e militari, dei sette comuni in cui si estende il territorio della diocesi. Mi sento in modo particolarissimo grato ad ogni sacerdote, diocesano e religioso, per il ministero pastorale portato avanti con generosità ed entusiasmo, nonostante l’età non più giovane di alcuni ed i disagi psicologici causati dal mutamento del quadro socio-religioso in rapida e quotidiana evoluzione. E’ mia radicata convinzione, espressa in molte occasioni, che la vera ed insostituibile “spina dorsale” sono i sacerdoti. Ed è proprio in considerazione della scarsità di clero, che è quanto mai urgente e prioritario che ogni sacerdote o parroco si senta lui il principale ed instancabile promotore di vocazioni sacerdotali. Gesù, dopo avere pregato molto, era Lui stesso a fare la “proposta di seguirlo” ai suoi futuri discepoli. Certo, la prima proposta dovrà sempre essere costituita dal nostro personale “buon esempio” e dalla testimonianza di persone che si “sentono felici del loro sacerdozio”. Adesso, con la Visita pastorale, desidero intensificare questo rapporto di stima e di amicizia e condividere assieme il comune cammino di fede. Vengo a voi esclusivamente con i sentimenti di Gesù Buon Pastore e sarà una gioia per me l’approfondire il senso più genuino della mia paternità spirituale di Vescovo. Sarò, quindi, lieto di riannunciare in ogni parrocchia la Parola del Signore e celebrare l’Eucaristia; conoscere meglio i problemi emergenti e le iniziative in atto nei vari campi a cui si estende l’azione pastorale della comunità cristiana; verificarne la validità e l’efficacia in un dialogo fraterno con i sacerdoti e i fedeli in esse più direttamente impegnati; e dare poi le opportune indicazioni, coadiuvato in questo dal Consiglio presbiterale. La Visita avverrà per “zone pastorali”, con inizio da quella di “Pietralunga-Montone”, seguita da quella di “Trestina-Canoscio”. Avrà un momento “zonale” ed uno “parrocchiale”. Il programma parrocchiale verrà concordato in anticipo con ogni parroco. E’ di fondamentale importanza che, con mezzi appropriati, siano informate le singole famiglie, anche perché il frutto spirituale di “questo evento di grazia”, in tanta parte dipenderà dal coinvolgimento dei fedeli. Il primo referente del mio fraterno, attento e privilegiato colloquio sarà il parroco ed il vicario parrocchiale. Importanza sarà riservata anche all’ascolto del “Consiglio pastorale parrocchiale” e del “Consiglio parrocchiale per gli affari economici”. Per la preparazione remota e prossima (incontri, preghiera, missioni, stesura del calendario…) un aiuto prezioso sarà offerto a voi ed a me dalla “Segreteria della visita” e dai “convisitatori”, coordinati nei rispettivi ruoli da mons. Franco Sgoluppi, vicario generale. Da parte mia, con la grazia di Dio, vorrò attuare al meglio il prescritto del Diritto canonico: “Il Vescovo si impegni a compiere la visita pastorale con la dovuta diligenza; faccia attenzione a non gravare su alcuno con spese superflue” (can. 398). Desidero inoltre precisare che, a norma del Diritto canonico, sono soggetti alla Visita pastorale: le persone, le istituzioni cattoliche, gli oggetti e i luoghi sacri nell’ambito della diocesi, ossia i presbiteri, gli appartenenti ad istituti di vita consacrata in cura d’anime, i laici, le associazioni diocesane e le altre, in quanto esercitano la loro azione nella diocesi (can. 305), le confraternite, le scuole cattoliche di qualsiasi grado (can. 806), le chiese, gli oratori, i beni ecclesiastici; i monasteri di diritto pontificio e le case degli istituti di diritto diocesano sul territorio (can. 628, ‘2, 1’e 2’;gli istituti di diritto pontificio: nelle opere di culto e di apostolato pubblico indirizzate al bene delle anime, nel giusto equilibrio fra il dono del loro carisma e la responsabilità pastorale del Vescovo (can. 678, ‘1); le opere affidate dal Vescovo ai religiosi (can. 683, ‘1); Gli uffici competenti della Curia aiuteranno i parroci e i legali rappresentanti degli enti, istituti e associazioni, sopra enumerati, a svolgere una serena verifica di quanto richiesto dalla Chiesa per una giusta amministrazione di quanto ci è stato affidato dalla Provvidenza. Le persone interessate risponderanno perciò a questo impegno come al Vescovo stesso. Al clero, alle religiose, ai religiosi, ai membri di società di vita apostolica, alle aggregazioni laicali e a tutti i fedeli chiedo il sostegno e la carità della loro preghiera quotidiana per un fruttuoso svolgimento della Visita pastorale, che consenta alla comunità diocesana di progredire sempre di più nel cammino voluto dal Signore, e più chiaramente dal Concilio Vaticano II, da Giovanni Paolo II con la Lettera apostolica “Novo Millennio Ineunte”, e dall’episcopato italiano con il documento “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” (Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000). Affido questa Visita pastorale alla Madonna, Madre della Grazia Divina e della Chiesa. Intercedano per abbondanza di frutti spirituali i nostri patroni, i santi Florido e Amanzio e santa Veronica Giuliani. Benedico tutti
Decreto di indizione della visita pastorale del Vescovo
La visita avverrà per Zone pastorali con inizio da quella di Pietralunga-Montone
AUTORE:
+ Pellegrino Tomaso Ronchi