Di nuovo unite

Il Corporale del Miracolo Eucaristico, conservato a Orvieto, torna per la seconda volta a Bolsena per il Corpus Domini

Era il sogno di ogni bolsenese quello di avere nella propria città il Corporale insanguinato del Miracolo avvenuto nella città di Bolsena nel 1263. Da allora la reliquia è conservata nella cappella del Corporale presso il Duomo di Orvieto, amata e venerata dagli orvietani, gelosi e orgogliosi di custodire il ricordo tanto prezioso voluto nella propria città dal Papa Urbano IV. Il sogno è diventato realtà il 5 giugno 2004. Il vescovo diocesano, Giovanni Scanavino, ha accolto la richiesta della città di Bolsena e, sentiti tutti gli organi competenti, ha dato il suo placet, consapevole dell’importanza storica di questo avvenimento ma liberamente scelto ed in linea con il suo progetto di incentrare sull’Eucaristia la sua azione pastorale nella diocesi. La sera del 5 giugno, di fronte agli orvietani cui si leggeva chiaramente una giusta emozione negli occhi ed una trepidazione insolita, il sacro Corporale debitamente scortato, dopo il saluto del Sindaco della città, e accompagnato da oltre un centinaio di macchine delle due città, Orvieto e Bolsena, ha lasciato per la seconda volta nella sua storia la città di Orvieto per tornare nel luogo del Miracolo. Indescrivibili le scene di affetto dimostrate alla sacra reliquia lungo tutto il percorso, come eccezionale e stupenda l’accoglienza nella città di Bolsena. Sembravano dimenticati e anacronistici i sentimenti che legano l’uomo moderno al mondo del sacro e delle emozioni: abbiamo scoperto un popolo che ha saputo emozionarsi fino alle lacrime all’arrivo del Corporale. Bolsena ha stretto in un abbraccio di amore e di luci la “sua” reliquia e l’ha accompagnata alla sua basilica, dove era avvenuto il miracolo e dopo il saluto del Sindaco l’ha consegnata al Vescovo che l’ha introdotta solennemente nella chiesa. Il messaggio del Vescovo ha riproposto il valore del miracolo nel suo tempo e la sua attualità nel nostro mondo, chiamato non solo a ricordare ma a vivere la realtà eucaristica nell’amore, nella condivisione e nell’impegno verso i fratelli. Il miracolo di allora deve diventare oggi il miracolo dell’amore che noi cristiani ripresentiamo al mondo attuale. Perché questo non sia soltanto un episodio ma segni la vita delle due città nel ricordo continuo del messaggio eucaristico del miracolo, il Vescovo annuncia che questo pellegrinaggio del sacro Corporale si ripeta, come avvenimento giubilare di impegno cristiano, ogni venticinque anni. Poi una solenne liturgia eucaristica, una veglia fino all’alba ed una giornata eucaristica culminata nella processione con il SS. Sacramento accompagnato dal Sacro Corporale e la Sacra Pietra, reliquia del miracolo custodita nella città di Bolsena. Infine, il Corporale ha fatto ritorno ad Orvieto. Due città, tradizionalmente e benevolmente “rivali” hanno così riscoperto i valori dell’amicizia, unite nell’amore del Cristo, rivelato in una suggestiva reliquia, donata dal cielo. Ora ci attende il secondo atto: domenica 20 giugno l’altra Reliquia del Miracolo, la Pietra macchiata dal sangue miracoloso che si venera nella città di Bolsena, compirà il viaggio in direzione della città umbra per ricambiare la visita e ricordare ai cittadini di Orvieto il patto di amore ed il privilegio che Dio ha riservato alle nostre città.

AUTORE: Filippo Gentili