Diocesi Spoleto-Norcia: da 71 parrocchie si passerà a 16 pievanie

A partire dal 1° settembre le attuali 71 parrocchie della diocesi di Spoleto-Norcia vengono riunite in 16 nuove parrocchie denominate Pievanie. La decisione è avvenuta con apposito Decreto arcivescovile pubblicato sabato 22 luglio, a seguito delle riflessioni e del discernimento dei Consigli episcopale e presbiterale e dell’Assemblea del clero.

La costituzione delle Pievanie – si legge nel comunicato pubblicato sul sito della diocesi – intende suscitare un rinnovato e autentico slancio missionario, che non sarà garantito semplicemente dall’assunzione di una determinata forma organizzativa, ma dalla capacità delle comunità cristiane di assumere come prioritario questo compito, sapendo ripensare in modo significativo le attività svolte finora, con il fine di dare vita ad una azione d’insieme che investa in maniera adeguata e articolata tutti i diversi livelli della cura pastorale.

L’arcivescovo Renato Boccardo spiega le motivazioni alla base del cambiamento in pievanie

Due le motivazioni che stanno alla base del provvedimento – spiega in un video pubblicato sul sito della diocesi l’arcivescovo di Spoleto Norcia mons. Renato Boccardo – La prima “è che non siamo più in un regime di cristianità, quel tempo in cui l’appartenenza alla società civile ed ecclesiale era un tutt’uno”.
La seconda “è il calcolo delle forze. Per le attuali 71 parrocchie – ha precisato mons. Boccardo – noi abbiamo 29 sacerdoti con meno di 75 anni di età.

Dunque non si tratta semplicemente di una operazione di ingegneria pastorale, se così si può dire, ma di uno sforzo per l’evangelizzazione tenendo conto delle nostre reali possibilità”. E ciò significa “Che le parrocchie esistenti vengono rivisitate. Molte di queste da tempo non hanno più le caratteristiche fondamentali per essere definite parrocchie e quindi vengono raggruppate in un’unica grande parrocchia che copre tutto il territorio e che verrà affidata ad un unico sacerdote, che avrà il titolo di pievano e ad altri sacerdoti e diaconi, dove possibile, come membri dello stesso gruppo presbiterale”.

Verrà costituito un gruppo di fedeli laici

Accanto a loro sarà costituito un gruppo di fedeli laici – spiega ancora – “che riceveranno dal vescovo una lettera di missione che, insieme ai sacerdoti, porteranno la responsabilità di tutta la comunità che è loro affidata”. Un cambiamento che comporterà una revisione di orari, luoghi e modalità delle celebrazioni.

Il grazie a sacerdoti e comunità

A tal proposito l’Arcivescovo ringrazia tutti i sacerdoti che “hanno accettato di rimettersi in gioco e di affrontare con legittima e comprensibile trepidazione una conversione della mente e del cuore che conduce poi alla conversione delle modalità pastorali”. Un ringraziamento mons. Boccardo l’ha rivolto anche alle comunità che faranno proprie queste modalità di azione pastorale. L’elenco delle nuove pievanie sul sito della diocesi http://www.spoletonorcia.it.

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