Don Berardi, parroco e direttore del settimanale con la passione missionaria

Per venti anni "La Voce" è stata "prodotta" a Fossato di Vico. Un incontro per ricordare l'anniversario

Fossato di Vico entra nei festeggiamenti per il 50′ anniversario del settimanale La Voce. L’incontro di sabato 21 può essere considerato “propedeutico” al vero e proprio cinquantennale, che cade alla fine di quest’anno e che vedrà protagoniste tutte le diocesi dell’Umbria. Si tratta de I venti anni de La Voce a Fossato di Vico: frammenti e ricordi nel cinquantennale della pubblicazione, incontro-dibattito promosso dal circolo Acli “Ora et labora” di Fossato di Vico per riportare alla memoria di chi ancora vagamente ricorda e delle nuove generazioni, che non ne hanno mai sentito parlare, che per vent’anni il piccolo comune appenninico fu sede di un settimanale che, a quei tempi, aveva più di 60.000 abbonati in Umbria e nelle regioni limitrofe.

Il ventennio della redazione fossatana de La Voce si realizzò quasi interamente sotto la direzione di mons. Antonio Berardi, vera anima del settimanale, con la sua passione per l’impegno diretto, anche politico, in un’epoca cruciale in cui il mondo culturale italiano era lacerato dalla lotta fra cattolici e marxisti. E, alla morte di mons. Berardi, pochi mesi la redazione restò a Fossato, prima di essere trasferita a Città di Castello e, quindi, a Perugia. Molte le adesioni all’iniziativa, sia da parte dei lettori di un tempo, sia da parte dei collaboratori. Fra le attestazioni più gradite giunte agli organizzatori, quella di mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei che in una lettera ricorda l’ammirevole dedizione con cui mons. Berardi diresse per vent’anni La Voce, “settimanale diffusissimo nelle chiese locali dell’Umbria e di altre regioni del Centro” che “costituì un prezioso strumento per promuovere concrete iniziative a sostegno delle missioni e per contrastare l’allora minacciosa ideologia marxista”. “Questa iniziativa” conclude mons. Betori “può costituire un’opportuna occasione per sostenere il settimanale e favorirne la diffusione”.

AUTORE: Pierluigi Gioia