Droghe leggere: cresce il consumo e la disinformazione dei giovani

Perugia / In aumento i sequestri di ecstasy: scuole e Forze dell'ordine insieme per combatterla

L’ultimo arrivato sul mercato delle droghe è il “sabbione”, un cocktail di polvere di hashish mischiata a sostanze alcoliche, recentemente sequestrato dai Carabinieri in Umbria e che va ad aggiungersi alle varie pasticche di “ecstasy”, “speed ball” e ad altri miscugli sintetici eccitanti. La molteplice e mutevole offerta di nuove droghe suscita allarme nelle Forze dell’ordine e nei tossicologi. “Non si tratta tanto di nuove droghe – dice la dott.ssa Paola Melai di medicina legale a Perugia – quanto di un modo nuovo di assumerle”, cioè miscele sintetiche di droghe classiche confezionate in bustine o pasticche e immesse nel mercato per attirare consumatori tra i giovani. Secondo uno studio del Sedes (“Ecstasy e nuove droghe in Umbria”), infatti, cresce l’offerta e l’uso di queste nuove sostanze, mentre si registra un progressivo invecchiamento della popolazione tossicodipendente. Un umbro su sei, in età compresa tra i 14 e i 24 anni, ha ricevuto l’offerta di pasticche (85,3% dei casi in discoteca, 31,5% in feste private, 6,5% nei pressi delle scuole, 2,4% sul lavoro). Un 4% ne fa uso regolare, percentuale che sale al 25% considerando assaggiatori occasionali e curiosi. Discoteche, feste e stadio sono i luoghi privilegiati per il consumo. Ma il dato preoccupante risiede in quel terzo di intervistati che ritiene l’assunzione di sostanze sintetiche non pericolosa e che, anzi, “rende più sicuri e dà più garanzie di divertimento”. Sui rischi derivanti dal consumo di ecstasy il 73% dei giovani pensa che sia più pericolosa dell’alcool, il 76% più delle sigarette, ma meno della Lsd o dell’eroina. Eppure “i sequestri di ecstasy sono in costante aumento- dice il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia Enzo Fanelli- e testimoniano che i giovani sono convinti che non sia una droga pericolosa”. Neutralizzare gli spacciatori, informazione e prevenzione rimangono le armi per combattere il fenomeno droga. Ed è proprio per contrastare la droga ed informare i giovani si sono mobilitate soprattutto le scuole che, in collaborazione con Carabinieri e Polizia, attuano controlli capillari all’interno degli istituti ed azioni di pattugliamento diurno e notturno al di fuori, per tenere lontani i malintenzionati. Sul fronte della prevenzione si procede con manifestazioni, incontri e dibattiti, con personale specializzato (medici, responsabili Sert, presidi), come quello organizzato dalla II circoscrizione del Comune di Perugia “Giovani sì… ma non in erba” e che ha coinvolto le scuole Carducci e San Paolo, ma che si pensa di estendere a quelle di tutta la provincia di Perugia. “L’esperienza fatta – sottolinea il presidente della II circoscrizione Gianluigi Rosi – ha dimostrato l’interesse e la non corretta informazione dei giovani sulle droghe e sugli effetti nocivi. Da qui la necessità di proseguire nella campagna di prevenzione”.

AUTORE: Umberto Maiorca