Esperienza di vita comune “stile Ac” per 18 ragazzi

Azione cattolica

Diciotto giovani, 18 storie, 18 vite, per una settimana, in una casa con un solo stile: quello di Azione cattolica. Uno stile di comunione, di relazione, di amicizia e di condivisione. Dal 9 al 16 maggio il gruppo Giovani diocesano di Ac ha vissuto la settimana comunitaria all’abbazia di Montemorcino, un’esperienza che vuole essere una palestra per crescere nella fraternità e un periodo intenso e intensivo di formazione. Se da una parte scorre la vita quotidiana di sempre, dall’altra questa viene vissuta con l’aggiunta di un ingrediente: la vita comune. Si vuole dare un volto nuovo al quotidiano, vivendo l’ordinario in modo straordinario, perché vissuto in uno stile di condivisione con altre persone. I ritmi della giornataLa giornata, scandita dalla preghiera e dalla condivisione della vita in comune, iniziava alle 7 del mattino con le lodi, per permettere a coloro che lavorano e che studiano di pregare e fare colazione con gli altri prima di iniziare le attività. Tutti sono stati chiamati a svolgere la loro giornata secondo i ritmi quotidiani (lavoro, università, studio,…) cercando, però, di trovare il tempo per stare con gli altri e svolgere anche i servizi utili alla vita comunitaria. La sera alle 19 con i vespri iniziava il momento centrale della giornata, con la cena insieme e la serata in cui, sera dopo sera, si sono avvicendate diverse attività. Dopo i primi giorni di reciproca conoscenza si è creato un clima di vera e propria famiglia: ciascun giovane ha sperimentato la gioia di camminare con tanti compagni al fianco nei quali scoprire frammenti di Dio. “È l’unica strada” Ha scritto uno di loro: “Com’è difficile creare relazioni, costruire relazioni, nutrire le relazioni… richiede impegno, fatica, sofferenza, insoddisfazione. Eppure non possiamo non farlo, è nella nostra natura. Avviene così perché in realtà questa è l’unica strada per arrivare alla gioia piena che ci viene promessa da Cristo; quella gioia che si realizza rimanendo con Lui assieme all’altro, vivendo la relazione con l’altro sotto la Sua luce. Grazie, Signore, per questo gruppo, questo arcipelago di relazioni che ci hai permesso di intrecciare. Fa’ che diventi sempre più, per tutti noi, sorgente, porto, ponte, sentiero, stella e albero; così che tutti noi staremo servendo Te”. Per comprendere la bellezza dell’esperienza vissuta insieme basterebbe leggere i numerosissimi pensieri e preghiere che i giovani hanno scritto, lungo il corso della settimana, e hanno lasciato in un pentolone che veniva letto e svuotato ogni sera durante la compieta. In uno di questi si legge: “Grazie, Signore, per chi ogni mattina ci dà un motivo in più per svegliarci. Grazie per le nostre facce assonnate, per chi apparecchia sempre con cura, chi ci rifà i letti, chi allieta la nostra giornata con suoni e canti quasi sempre graditi. Grazie a chi c’è poco, ma si fa sentire, e a chi sai che è sempre a casa. Grazie per chi sa dare saggi consigli anche se ha sonno, e per chi li da anche mentre dorme (a modo suo!). Grazie per tutti voi”. Veronica Rossi, responsabile gruppo Giovani

AUTORE: Veronica Rossi