Celebrato in cattedrale il patrono Costanzo

C’erano tutti i vescovi dell’Umbria per un abbraccio a mons. Bassetti presto cardinale
La celebrazione in cattedrale. All’ambone il vescovo Sigismondi. Sulla destra la reliquia di san Costanzo
La celebrazione in cattedrale. All’ambone il vescovo Sigismondi. Sulla destra la reliquia di san Costanzo

E’ raro che i vescovi dell’Umbria si trovino tutti insieme a celebrare una solenne liturgia. È accaduto nella Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, dove erano presenti anche moltissimi preti, religiosi, diaconi e tantissimi fedeli, nonchè civili e militari, dal prefetto al sindaco con il gonfalone comunale.

La festa era per san Costanzo vescovo, il primo che ha evangelizzato la popolazione di questo territorio ed è considerato il fondatore della Chiesa perugina di cui rimane il primo patrono e protettore. Ma in questa forma straordinaria la festa era per l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti che i vescovi umbri hanno voluto festeggiare davanti a tutto il popolo per essere stato scelto dal Papa Francesco a membro del Collegio cardinalizio.

A lui, all’inizio della celebrazione si è rivolto il vice presidente della Conferenza episcopale umbra Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera – Gualdo, con parole piene di ammirazione, affetto e soddisfazione (il testo in prima pagina). L’abbraccio che è seguito tra i due pastori, e il più ampio abbraccio di pace prima della comunione, hanno voluto significare una grande fraternità tra tutti i presenti.

Bassetti con toni molto calorosi, quali sono a lui propri e che in questa occasione sono stati ancora più espressivi ha ringraziato, ha ripetuto la sua docilità e disponibilità a fare la volontà del Signore e a collaborare con il Papa a servizio della Chiesa universale, senza trascurare la diocesi e la regione.

Significativa, oltre al ricco contenuto e alla felice scelta del tema, l’omelia di mons. Sigismondi, il più giovane vescovo dell’Umbria radicato in questa regione e figlio della Chiesa perugina. Ha ripreso il tema già trattato nella festa di san Feliciano, patrono di Foligno, celebrata il 24 scorso, tema della semplicità come criterio di autenticità umana e cristiana, sviluppato alla luce della parola di Dio e dei Padri. “La solennità del Patrono S. Costanzo – ha detto Sigismondi – è occasione preziosa per riflettere sulla semplicità, che è una virtù che appartiene al corredo dei martiri”.

La celebrazione è stata preceduta dalla “luminaria” della vigilia che è partita dalla chiesa di Sant’Ercolano per raggiungere la chiesa di San Costanzo, presieduta dal vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli e animata dal vicario mons. Paolo Giulietti, che si è svolta secondo l’antica legge comunale che minacciava anche delle sanzioni a chi non avesse onorato il Patrono.

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