Generoso e forte nella fede

Don Marzio Gentili, dopo una lunga malattia, ha terminato la sua corsa terrena ed è tornato alla casa del Padre domenica 21 maggio 2006. All’alba del giorno del Signore è andato incontro alla luce piena che splende nel Giorno eterno. Aveva 84 anni, tutti vissuti intensamente nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo di Cristo e nel servizio al prossimo. Don Marzio era un prete ‘di vecchio stampo’: forte nella fede e di estrema generosità, attento e zelante nell’apostolato quotidiano verso tutti, solerte nel farsi carico dei problemi morali, sociali ed anche economici di tante persone; la sua disponibilità è ricordata da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Sacerdote instancabile, le migliaia e migliaia di chilometri percorsi sono l’icona del suo pellegrinaggio terreno; una strada che ha percorso mai a vuoto, ma verso mete significative e, soprattutto, senza risparmiarsi tempo e fatiche per aiutare chi aveva bisogno. Non gli sono mancate prove e sofferenze di carattere familiare ed anche fisico, ma tutto ha sopportato con grande dignità e con fede semplice e salda. I funerali si sono svolti lunedì 22 maggio presso la chiesa di Santa Maria Assunta di Montecchio, alla presenza di tanti sacerdoti e diaconi diocesani e del vescovo mons. Giovanni Scanavino che ha celebrato le esequie. La liturgia, partecipata da tanti fedeli, ha visto intorno alla bara di don Marzio i bambini della prima comunione che pochi giorni prima avevano ricevuto il sacramento. La messa esequiale, molto ben preparata e cantata, è stata un vero commiato dal sacerdote che per tanti anni ha celebrato l’eucaristia per la comunità di Montecchio; una preghiera corale si è elevata al Signore, un’invocazione di suffragio per il sacerdote e di richiesta perché ci siano santi pastori per la Chiesa. Al termine i sacerdoti hanno portato la bara per un tratto, mentre la banda musicale intonava delle musiche appropriate; infine i parrocchiani hanno voluto portare la bara del loro parroco fino al cimitero. Don Marzio è stato sepolto nel cimitero di Montecchio ‘insieme ai defunti che ha accompagnato, per i quali ha pregato’, come aveva espressamente desiderato. Tutti lo ricordano con affetto e nella preghiera, perché il Signore gli conceda il premio per le sue fatiche, nell’attesa della resurrezione.