Papa Francesco va in Corea e incontra i giovani dell’Asia

PAPA FRANCESCO. Il viaggio in Corea per la Gmg asiatica
Allestimento di un poster della mostra fotografica di Papa Francesco ”Ciao, Papa Francesco!” presso il Centro Culturale Sejong di Seoul, Corea del sud (Foto AP)
Allestimento di un poster della mostra fotografica di Papa Francesco ”Ciao, Papa Francesco!” presso il Centro Culturale Sejong di Seoul, Corea del sud (Foto AP)

Saranno 6.000 i giovani che da tutto il Continente asiatico parteciperanno nella diocesi coreana di Daejeon alla VI Giornata della gioventù asiatica. L’evento si svolgerà dal 13 al 17 agosto e avrà per tema “Asian youth! Wake up! The glory of the martyrs shines on you!” (Giovani dell’Asia, svegliatevi! La gloria dei martiri brilla su di voi). Di questi 6.000, mille saranno i giovani delegati provenienti da 23 Paesi del Continente asiatico.

“Il costo del viaggio – spiega padre Woo Suk Jeong, responsabile della Pastorale vocazionale della diocesi di Daejeon – e la difficoltà dei giovani spesso provenienti da Paesi estremamente poveri dell’Asia hanno impedito una partecipazione più numerosa”. Si presume invece che saranno 5.000 i giovani cattolici coreani che parteciperanno alla Giornata della gioventù.

Due gli appuntamenti speciali che i giovani tutti insieme vivranno con Papa Francesco: l’incontro di venerdì 15 agosto presso il santuario di Solmoe e domenica 17 per la celebrazione conclusiva della VI Giornata della gioventù asiatica al castello di Haemi. Altro appuntamento molto atteso è il “tradizionale” pranzo che un gruppo di giovani avrà con il Santo Padre. Si terrà al Seminario maggiore di Daejeon; ad avere la fortuna di pranzare con il Papa saranno 23 rappresentanti di altrettanti Paesi del Continente asiatico.

L’incontro dei giovani a Daejeon si svolgerà in maniera molto dinamica. Non sono molti infatti i programmi “in sala”. I giovani si muoveranno in pellegrinaggio da un santuario all’altro visitando i luoghi della persecuzione e andando alla radice su cui questa diocesi, oggi estremamente vitale, affonda la sua storia, cioè sul martirio del santo Andrea Kim Dae Gon, originario proprio di quella zona, al quale è dedicato il santuario di Salmoe.

Ma il sangue dei martiri cristiani irrora questa terra: nel XVIII e XIX secolo, questa regione fu teatro di una violentissima persecuzione che costò la vita a 10 mila fedeli. Ufficialmente ci sono nella diocesi 19 santuari a loro dedicati, ma sono molti altri i luoghi in cui le ossa dei martiri sono sepolte, e nessuno sa dove esattamente, per cui l’intera diocesi di Daejeon può essere chiamata un luogo sacro. “È importante – dice padre Woo Suk Jeong – che i giovani si mettano alla scuola dei martiri e dei santi, conoscano la loro storia di fede per imparare a guardare con speranza anche alla loro vita, in cui ci saranno sempre dolori e momenti di bui”.

Una Corea altamente sviluppata accoglierà Papa Francesco. È la patria della tecnologia; sede storica della Samsung, azienda che oggi conta filiali in 58 Paesi e che è stata fondata nel 1938 da Lee Byung-chul a Taegu, nell’attuale Corea del Sud. Ma dalle parole di padre Woo Suk Jeong si capisce che tutto, anche la straordinaria crescita economica del Paese, ha un prezzo. Intanto in termini esistenziali: “I giovani soprattutto – spiega – vivono sotto la pressione di uno stress fortissimo, perché sono figli di una cultura fortemente competitiva. C’è stress per entrare all’Università, stress per entrare nel mondo del lavoro, stress per rimanerci. E non è un caso che la Corea sia uno dei Paesi che conta tra i più alti tassi di suicidio nel Continente”.

Nel 2005, quasi la metà della popolazione sudcoreana non ha espresso alcuna preferenza religiosa. Anche “la famiglia sta crollando”: il tasso di natalità è bassissimo (1,2 figli per coppia), perché “i figli costano. Tanti giovani – aggiunge il sacerdote – si sono allontanati dalla fede, e Dio sembra per molti essere scomparso dalla loro vita. Proporre allora in questo contesto la Parola di Dio e la fede cristiana significa indicare che è possibile vivere un’altra vita, sicuramente più libera, più vera”.

Il programma

14 agosto – Incontro a Seul con le autorità.

Incontro con i Vescovi cattolici

15 agosto – Messa nella solennità dell’Assunzione presso il World Cup Stadium di Daejeon.

Incontro con i giovani dell’Asia presso il santuario di Solmoe

16 agosto – Messa di beatificazione di Paul Yun Ji-Chung e 123 compagni martiri, a Seul.

Incontro con le comunità religiose in Corea a Kkottongnae; segue incontro con i leader dell’Apostolato laico

17 agosto – Incontro con i Vescovi dell’Asia nel santuario di Haemi

Messa conclusiva della 6a Giornata della gioventù asiatica, presso il castello di Haemi

18 agosto – Messa per la pace e la riconciliazione nella cattedrale di Myeong-dong

AUTORE: Maria Chiara Biagioni