Giovani protagonisti

Perugia. Panoramica sulle politiche giovanili adottate dalla Giunta comunale, tra creatività e lotta al disagio

Nel momento in cui si discute su come arginare il problema droga a Perugia oltre alla repressione affidata alle Forze dell’ordine si invoca anche la prevenzione nella speranza che serva a sottrarre “clienti” ai venditori di morte. Prevenire significa anche lavorare con i giovani. Il Comune di Perugia con il sindaco Boccali si è dato un assessorato alle politiche giovanili affidato allo stesso assessore che si occupa delle politiche sociali. Un abbinamento voluto per dare maggiore forza ad entrambi i settori dice l’assessore incaricato Andrea Cernicchi. Lo cerchiamo per sapere a punto è il lavoro del “Tavolo tecnico contro il disagio giovanile” istituito un anno fa e convocato dal Sindaco il 28 dicembre scorso “per puntualizzare linee e azioni operative a contrasto del fenomeno del disagio giovanile, in particolare consumo di sostanze stupefacenti e alcol”. Erano presenti gli assessori Cernicchi e Ilio Liberati (Sport), Paolo Taddei per il Coni provinciale, Ada Girolamini dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Rosella Carroli del Distretto scolastico di Perugia, Paola Zampetti della Provincia di Perugia, Egiziano Polenzani e Raimondo Cerquiglini per l’Afas e Luciano Bondi per l’Asl 2. Una riunione conclusa con l’impegno di “individuare un gruppo di lavoro all’interno del Tavolo tecnico che elabori un progetto di prevenzione, formazione e informazione contro l’uso di sostanze stupefacenti e alcol” che dovrà “fornire formazione agli educatori scolastici, dello sport, agli allenatori, ai dirigenti, alle famiglie, agli insegnanti, agli operatori degli oratori”. Il gruppo di lavoro è convocato per il 27 febbraio, annuncia Cernicchi sottolineando che, però, quel tavolo afferisce al settore “politiche sociali” ed sottolinea che sul fronte più ampio dei giovani “molto è stato fatto in questi anni”. Iniziative, spiega, “che rafforzano l’idea dei giovani come ‘attori protagonisti’ della società, cercando di rafforzare i legami sociali e la collaborazione tra i giovani e le altre generazioni”.In questo senso vanno gli incentivi dati ai ragazzi dai 18 30 anni con il progetto Forme Creative e con le attività del Centro Servizi Giovani che porta avanti anche laboratori rivolti a giovani italiani e stranieri, e tra questi il progetto FA.Mi.Lin.G. (Famiglie migranti e linguaggi dei giovani) finanziato dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei Fondi Europei per l’Integrazione dei cittadini stranieri (122.119,70 euro dal Fondo e 11.520,00 di co-finanzimento del Comune). Il progetto per i giovani punta molto sui Centri Giovani: strutture comunali a disposizione dei ragazzi dai 14 anni in su dove svolgere gratuitamente attività creative (musica, pittura, fotografia …). Quattro sono già aperti (Ponte San Giovanni, Ponte Felcino, Castel del Piano, La Casina a San Martino in Campo) e un altro è in arrivo a Ponte Valleceppi. “I centri – spiega Nicoletta Vinti, Responsabile Informagiovani e Politiche giovanili – sono gestiti in autonomia da associazioni di giovani che dispongono gratuitamente dello spazio ma sono a loro carico le spese di gestione per le quali ricevono in contributo dal Comune. Sono coordinati dagli operatori del Centro Servizi Giovani che svolgono almeno mensilmente incontri di monitoraggio”. I Centri formano una rete territoriale e partecipano anche al progetto “Giovani e volontariato” con il CESVOL. Sia il Centro Servizi Giovani che l’Informagiovani sono dotati di un internet point che consente un’ora gratis di navigazione, utile soprattutto per i giovani che non hanno mezzi propri.

AUTORE: M. R. V.