Giovanni è il nuovo vescovo della comunità di Orvieto – Todi

La diocesi di Orvieto-Todi non vedeva l'ordinazione episcopale del proprio Vescovo da quasi due secoli. Emozione nell'assemblea, in particolare tra i giovani, per le parole di impegno del neo vescovo

Il 27 dicembre 2003 è stato un giorno speciale per la diocesi di Orvieto-Todi, perché questa Chiesa particolare ha vissuto e celebrato l’ordinazione episcopale e l’ingresso in diocesi del nuovo vescovo, mons. Giovanni Scanavino. L’attesa di tutta la comunità diocesana per l’arrivo del nuovo Vescovo è iniziata lo scorso 8 novembre 2003, quando, dopo la rinuncia al governo pastorale presentata al Santo Padre da mons. Decio Lucio Grandoni, era stata diffusa la notizia della nomina di questo “sconosciuto” padre agostiniano come guida e pastore della diocesi di Orvieto-Todi. Già dalla lettera che lo stesso padre Scanavino ha inviato a questa comunità diocesana appena appresa notizia della sua nomina, se ne è intuito il grande animo e la fede, la disponibilità a costruire una Chiesa unita e feconda e la sua volontà di prendersi cura di questa diocesi che il Papa gli ha affidato, definendola un “giardino di paradiso in Umbria”. E padre Giovanni Scanavino, che nella lettera ha parlato di sé come “povero frate” scelto dalla Provvidenza è finalmente arrivato in questa nostra Chiesa. La grande attesa e le aspettative di tutti sono culminate nella celebrazione della liturgia dell’ordinazione episcopale, avvenuta nella splendida cornice della Cattedrale di Orvieto, proprio nella festa di san Giovanni Evangelista e ai primi vespri della Sacra famiglia. La solenne ordinazione è stata presieduta dal nunzio apostolico in Italia, mons. Paolo Romeo, alla presenza di molti vescovi concelebranti: oltre a mons. Decio Lucio Grandoni, che ha guidato questa diocesi per 29 anni, sono intervenuti mons. Domenico Berni, vescovo prelato di Chuquibambilla (Perù); mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, mons. Paolo Magnani, vescovo emerito di Treviso, mons. Gino Reali, mons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi – Nocera – Gualdo e presidente della Ceu, mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Pietro Bottaccioli vescovo di Gubbio, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi vescovo di Città di Castello e tanti altri vescovi. Il duomo di Orvieto, già dal primo pomeriggio, si era riempito di fedeli, accorsi da tutte le parrocchie della diocesi e dai tanti luoghi dove padre Giovanni ha esercitato il suo ministero, il calore e l’emozione che ha accolto il Vescovo eletto al suo ingresso nella Chiesa erano palpabili. E c’erano veramente “tutti”: la cattedrale era piena di persone, quasi tremila; oltre alle autorità civili, i sindaci dei 23 comuni compresi nel territorio della diocesi, le autorità militari, i rappresentanti di tante aggregazioni ecclesiali, enti ed associazioni di volontariato. Su tutti i volti, però, si leggeva la medesima trepidazione ed attenzione, nella consapevolezza di assistere ad un evento che viene a segnare la storia di questa Chiesa particolare. La diocesi di Orvieto-Todi non vedeva l’ordinazione episcopale del suo Vescovo da quasi due secoli, dato che tutti i pastori che da allora si sono succeduti, giungevano già ordinati nella diocesi; anche per questo motivo si è trattato di un’occasione davvero straordinaria. Ed è significativo, come anche la stessa liturgia dell’ordinazione episcopale ricorda che il pastore sia ordinato davanti al suo popolo, perché di fronte ad esso deve esprimere i suoi impegni: adempiere fino alla morte il ministero a lui affidato dagli Apostoli, predicare il Vangelo di Cristo con fedeltà e perseveranza, custodire puro ed integro il deposito della fede, prestare obbedienza al Papa, prendersi cura del popolo santo di Dio, dei poveri e dei bisognosi, andare in cerca delle pecore smarrite ed esercitare in modo irreprensibile il ministero del sommo sacerdozio. Per chi non era mai intervenuto alla ordinazione episcopale di un Vescovo, ha significato molto ascoltare l’assunzione di questi impegni da parte del proprio pastore, come anche assistere alle diverse fasi di questo rito solenne. Sono certa dell’emozione che ha attraversato l’assemblea quando il Nunzio e poi tutti i Vescovi presenti hanno imposto le loro mani sul capo dell’eletto: in quel momento la potenza dello Spirito santo ha trasformato, di fronte agli occhi di tutti, padre Giovanni Scanavino in Vescovo della nostra diocesi. L’entusiasmo dei presenti è poi esploso in un applauso che ha espresso la gioia ed il ringraziamento sincero per il nuovo Vescovo.

AUTORE: Francesca Carnevalini