Grande partecipazione alla messa del Crisma celebrata da Mons. Bassetti in cattedrale

Il popolo sacerdotale con tutte le varie componenti si è riunito attorno al pastore della Chiesa locale

È stata una grande manifestazione di fede del popolo di Dio proveniente dalle 155 parrocchie, con centinaia di ragazzi della cresima e con i presbiteri secolari e religiosi, compresi gli stranieri, tutti insieme raccolti attorno alla mensa eucaristica e alla cattedra del pastore di questa Chiesa locale, mons. Gualtiero Bassetti, affiancato dall’emerito mons. Giuseppe Chiaretti e dall’abate Giustino Farnedi, nel duomo di san Lorenzo. Suggestiva è stata la processione dei moltissimi presbiteri, vestiti con le casule d’oro agitate dal vento, attraverso piazza IV Novembre. È il Mercoledì santo (20 aprile), il vicario mons. Paolo Giulietti apre la celebrazione salutando l’assemblea e elencando i preti che festeggiano l’anniversario di ordinazione. Sono stati ricordati i vari giubilei delle ordinazioni presbiterali: don Antonio De Paolis il 25°; mons. Giuseppe Gioia, mons. Pierluigi Rosa e don Pasquale Tei il 50°; Mons. Aldo Federici e don Siro Nofrini celebrano il 60°; mons. Antonio Ragni, il decano dei sacerdoti diocesani, nato a Perugia il 23 febbraio 1913, il 72°, essendo stato ordinato sacerdote il 23 luglio 1939. La messa prende il via con ritmo sostenuto e canti molto vivaci del coro giovanile diretto da don Alessandro Scarda, l’assemblea costituita da più di 1500 fedeli risponde con voce corale alta e pronta. I ragazzi presenti, che riceveranno la Cresima nel corso dell’Anno in mattinata avevano tenuto il loro “Grande Meeting dei Cresimandi 2011” presso l’Istituto “Don Bosco”. Ad essi sono rivolte le parole più dirette e immediate e piene di affetto, dell’arcivescovo quando ha detto che loro sono più di David. Ma la parte più dottrinale e pastorale dell’Omelia mons. Bassetti l’ha dedicata al sacerdozio, quello battesimanle, di tutto il popolo di Dio e quello ordinato dei presbiteri che è dato per il servizio dei fedeli. Un’omelia densa e chiara, un breve sintetico trattato sul sacerdozio comparato con quello di Cristo che non applicò a sé questo appellativo, per non essere confuso con il sacerdozio giudaico, ma fu vero, unico sommo sacerdote della nuova alleanza attraverso l’offerta di se stesso al Padre nel sacrificio del suo sangue versato per la salvezza del mondo. Durante la Messa crismale sono stati benedetti gli oli dei catecumeni e degli infermi ed è stato consacrato il crisma con preghiere semplici e solenni. Rivolto ai presbiteri verso la conclusione dell’omelia, mons Bassetti ha additato a modello dei sacerdoti i due vescovi patroni di Perugia, Costanzo e Ercolano, che furono santi perché servitori e difensori del popolo per il quale hanno dedicato e dato la loro vita: “Essi divennero santi perché svilupparono appieno la carità pastorale”. “Perciò – ha detto – anche voi non avete altra strada che vi porti in modo diretto alla santità. Non cercate la strada dell’ordine puramente esterno delle attività pastorali, né quella della sola pratica degli esercizi di pietà, né la ricerca di esperienze particolari e a volte originali; ma la strada della imitazione di Cristo supremo pastore, sino a consacrare nel ministero la propria vita”. Il testo integrale dell’omelia si può trovare nel sito www.chiesainumbria.it .