“I Care” sarà un oratorio a servizio dei giovani della città

Il progetto al vaglio di un comitato diocesano

In queste ultime settimane il nostro vescovo, mons. Grandoni e i presbiteri incaricati della Pastorale giovanile nella città di Todi, seguendo gli orientamenti della Conferenza episcopale umbra e avendo a cuore la qualità della vita dei giovani, delle famiglie e degli anziani, hanno dato vita ad un comitato di persone formato da un sacerdote, nella persona di don Marcello Cruciani, da alcuni educatori laici della pastorale giovanile e dai rappresentanti dell’associazione di volontariato “Il Biancospino”, dell’Azione cattolica tuderte, della Caritas tuderte e delle Acli. Lo scopo di questo comitato è di promuovere la nascita di un centro di aggregazione intergenerazionale che sorgerà presso l’area denominata “Campo Mario e Teresa Ferdinandi”. Al momento il progetto è in fase avanzata di studio ma volendo dare un’anticipazione diremo che una sintesi efficace di ciò che ci anima possiamo trovarla racchiusa nel detto di san Giovanni Bosco: “Amate ciò che piace ai giovani e i giovani ameranno ciò che piace a voi”. “I Care”, così si chiamerà il centro, si presenta come un progetto educativo missionario, di frontiera. Ha come referente il mondo giovanile, accostato nei suoi più nuovi e attuali modi e orari di incontro. Il riferimento o il target specifico potrebbe essere il “tempo libero del fine settimana”, il bisogno di un luogo di incontro pomeridiano, ma anche il “popolo della notte”. La metodologia che vogliamo adottare è quella di andare incontro ai giovani, di affiancarli con discrezione e libertà nel loro cammino per aiutarli a crescere come uomini e come cristiani. Aprire le porte della Chiesa a tutti i giovani oggi significa anche saper offrire delle alternative e delle proposte a quei giovani che vagando ad ogni ora per le strade della città si pongono in realtà domande di senso che investono la vita. Si vorrebbe aprire le porte di un luogo di incontro gratuito, un luogo di divertimento, di riflessione, di comunione e compagnia, ma anche di testimonianza concreta e di crescita. “I Care” è tentare una risposta, pensare un oratorio per progetti, non per muri o spazi o adempimenti da routine. I progetti devono essere in grado di interessare tutto il mondo giovanile, di mettersi sulla loro lunghezza d’onda, sulla ricerca di comunicazione, di stare insieme, di gestire la propria corporeità, i propri gusti, la propria domanda di religiosità al di fuori degli schemi già preconfezionati e orientarla al Signore della vita. Un progetto che sarà basato anche su ampie collaborazioni, sia con soggetti pubblici e privati, sia con le parrocchie e le molteplici realtà ecclesiali.

AUTORE: Gianluca Tomassi