I Comuni umbri che vanno verso le elezioni

Alcune “roccaforti” appaiono sicure, ma sul Pd pesano le divisioni e, su tutti, la disaffezione alla politica. E si vota anche per il Parlamento europeo

elezioniL’orizzonte delle prossime elezioni amministrative sembra lontano, se si considera il quadro politico nazionale e la stagione delle riforme, da sempre in cantiere ma inesorabilmente stoppata dal ceto politico.

Per la primavera 2014 alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo con elezioni già fissate tra il 22 e il 25 maggio in tutti gli Stati membri, si aggiungono in Italia le elezioni amministrative di cui non è ancora fissata la data.

In Umbria già adesso si ‘lavora’ per il rinnovo dei Consigli comunali delle principali città dell’Umbria, come Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Umbertide (guidate dal centrosinistra), Bastia Umbra e Gualdo Tadino (amministrate dal centrodestra).

Non c’è più la sicurezza di avere il consenso, soprattutto per il centrosinistra, capace di vincere spesso al primo turno come nel 2009, quando Boccali, Mismetti e Di Girolamo divennero sindaci con una percentuale attorno al 53%, ma non più schiacciante come in passato. Sono passati pochi anni ma è cresciuta in modo esponenziale la disaffezione dei cittadini verso la politica, nazionale e locale. Anche perché le divisioni interne al Partito democratico sono all’ordine del giorno. Basti pensare che la ricandidatura di Wladimiro Boccali (Pd) a sindaco di Perugia viene messa in discussione dall’attuale presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi (Pd), che chiede le primarie.

La situazione a Terni, dove si respira la crisi per l’incerto futuro della storica impresa dell’acciaio, è in fibrillazione rispetto alla ricandidatura di Leopoldo Di Girolamo (Pd). A Foligno non si sa ancora se Nando Mismetti (Pd) vorrà o meno ripresentarsi, dopo una legislatura segnata dalle proteste per le pavimentazioni nel centro storico e per le divisioni interne alla maggioranza di centrosinistra, con tanti Consigli comunali saltati per la mancanza del numero legale.

Appare, al momento, molto debole la posizione dell’attuale sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti (Pd), dopo che è stato scoperto un consistente buco nel bilancio comunale per diversi milioni di euro (non è stata ancora verificata l’esatta consistenza, ma si parte da una cifra di 10 milioni di euro). La minoranza spoletina attacca ogni giorno, la maggioranza di centrosinistra è divisa, la magistratura continua a indagare e quindi il rischio di un commissariamento potrebbe essere dietro l’angolo.

A Umbertide, dopo l’elezione del sindaco Giampiero Giulietti alla Camera, dal mese di aprile, Marco Locchi guida l’Amministrazione come facente funzioni. Ma, al di là delle candidature, in questo Comune il centrosinistra non dovrebbe avere problemi a mantenere la guida.

Per quanto riguarda i Comuni di Bastia Umbra e Gualdo Tadino, amministrati dai sindaci di centrodestra Stefano Ansideri e Roberto Morroni, la contesa sarà appassionate ma è ancora prematuro immaginare previsioni. E per Gubbio, ora commissariata, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, sarà l’incertezza a dominare.

Chi sì, chi no, e perché

Molti Comuni umbri saranno chiamati alle urne nella primavera del 2014 per il rinnovo delle Assemblee – che saranno ridotte, rispetto al passato, nel numero degli assessori e dei consiglieri per l’applicazione della nuova normativa. Saranno coinvolti quasi tutti i maggiori centri (Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Umbertide, Gubbio, Bastia Umbra, Gualdo Tadino), con alcune eccezioni, per una serie di ragioni legate anche alla loro storia politica. Corciano (per le dimissioni di Nadia Ginetti, eletta in Senato) e Trevi (Comune a lungo commissariato dopo che erano state invalidate le precedenti elezioni) hanno eletto alcuni mesi fa i sindaci, rispettivamente Cristian Betti e Bernardino Sperandio. Nel territorio provinciale di Perugia sia Assisi che Città di Castello torneranno alle urne solo nel 2016. Nel Ternano, al voto numerosi centri, ma non Amelia e Narni che hanno rinnovato i Consigli rispettivamente nel 2011 e nel 2012.

E le provinviali?

Si voterà per il rinnovo delle Province di Perugia e Terni, in scadenza nella primavera del 2014? Dopo la bocciatura della Corte costituzionale del disegno di riforma del governo Monti sulle Province, l’attuale governo Letta ha presentato un disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle Province. Il problema è che la tenuta del Governo è sempre appesa a un filo, e quindi è possibile aspettarsi qualsiasi soluzione. Il rinnovo del Consiglio regionale dell’Umbria è previsto per la primavera del 2015.

 

AUTORE: Emilio Querini